Partita la stagione balneare, baywatch al lavoro ma pochi bagnanti in acqua (Video)

SAN BENEDETTO - Bagnini operativi da ieri, 17 maggio, in anticipo rispetto agli anni scorsi. Sabato il meteo ha frenato l’afflusso di gente sulla riva. Meglio domenica. A Porto d’Ascoli ombrelloni già richiesti dai clienti stagionali. Mentre tiene banco il nodo dello spiaggiamento dei detriti
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di Marco Braccetti

 

La stagione balneare 2025 è ufficialmente partita lungo la costa sambenedettese, ma il meteo non ha certo favorito un inizio in grande stile. Sabato, il primo giorno di riapertura stagionale, il tempo non era buono, con vento e mare mosso che hanno scoraggiato molti bagnanti. Tuttavia, domenica è andata meglio, con una temperatura percepita che superava i 20 gradi e un vento in netta diminuzione rispetto al giorno precedente.

 

La spiaggia sambenedettese, domenica 18 maggio 2025

Pochi ombrelloni piantati sulla sabbia, chiusi a causa del vento, erano il panorama di sabato. Ma domenica, con il miglioramento del tempo, le cose sono andate decisamente meglio. Il bel tempo ha anche favorito la ristorazione all’aperto, con molti stabilimenti balneari che hanno potuto organizzare tavolate all’aria aperta per un pranzo domenicale che ha attratto persone del posto e turisti.

 

I bagnini di salvamento si sono già rimessi al lavoro da ieri, 17 maggio. Dalle ore 10 alle 18, nel weekend operative 22 postazioni di guardia, con altrettanti baywatch. La cooperativa che cura il salvamento lungo la costa sambenedettese ha terminato il puzzle delle adesioni tra i concessionari, organizzando al meglio il servizio in questo inizio anticipato del lavoro. La novità più importante di questo 2025 on the beach, infatti, è rappresentata dall’entrata anticipata in servizio dei bagnini di salvamento, solitamente dispiegati lungo la riva solo a partire dal primo weekend di giugno. Secondo le nuove disposizioni nazionali, gli chalet che decidono di essere operativi sul fronte della balneazione, devono dotarsi di un operatore di salvamento.

 

Per ora, il Comune si chiama fuori. Sulle spiagge libere (di competenza, appunto, municipale) sono già comparsi i cartelli che avvisano i bagnanti sull’assenza del salvamento. «Il servizio di salvataggio – si legge in un recente atto comunale in materia – sarà garantito, sulla base delle disponibilità di bilancio, indicativamente dal 6 giugno e fino all’8 settembre». A differenza dei titolari degli chalet, le amministrazioni pubbliche non devono necessariamente garantire la presenza dei baywatch nei lidi di loro competenza.

 

Emidio De Carolis: baywatch operativo sul litorale Nord

Ma, a conti fatti, come sono andate queste prime ore di lavoro? «Personalmente – dice il baywatch Christian Griglio, di vedetta in zona Albula – mi sono dato da fare ed ho effettuato anche delle perlustrazioni in mare con il pattìno, ma le persone che si facevano il bagno erano poche. Certo, siamo solo all’inizio, la stagione è lunga, le giornate di grande affollamento arriveranno e noi ci faremo trovare pronti». Mentre Emidio De Carolis, alla sua quarta stagione come assistente ai bagnanti, aggiunge: «Iniziare prima del solito è positivo, non fosse altro perché così lavoriamo più tempo e, dunque, riusciamo a guadagnare qualcosa in più».

 

Tra gli operatori balneari che hanno scelto di riaprire già in questo weekend c’è Silvio Sebastiani dello chalet Malibù, in zona Porto d’Ascoli. «Dei clienti stagionali – argomenta il concessionario – ci hanno già chiesto di poter approfittare del primo caldo, poi abbiamo un accordo con l’Hotel President, dal quale arriveranno altri bagnanti».

 

Tuttavia, c’è un problema che non può essere ignorato: lo spiaggiamento di rifiuti sulla riva. «Nelle ultime settimane assistiamo a un continuo spiaggiamento di materiale vario, con una frequenza preoccupante; sarebbe opportuno fare un’analisi a ritroso sulle cause» sostiene Giuseppe Ricci, patron dello chalet Stella Marina, concessione 11. «Forse è perché i torrenti non vengono puliti adeguatamente? E non parlo solo dei Comune di San Benedetto, ma anche di quelli dell’interno. Auspico che l’amministrazione comunale convochi un tavolo con tutti quelli che hanno voce in capitolo, affinché sulla riva non arrivi più tutto questo materiale».

 


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