Sara D’Ottavi, dalla Vallata del Tronto alla Biennale di Venezia

CASTORANO - Il lavoro dell’architetto e ricercatrice 32enne è stato selezionato per essere esposto all’interno del Padiglione Italia, uno degli spazi più rappresentativi della Mostra  
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Sara D’Ottavi

 

C’è anche un pezzo del Piceno alla Biennale di Architettura di Venezia 2025: è il lavoro dell’architetto e ricercatrice Sara D’Ottavi, 32 anni, originaria di Castorano, selezionato per essere esposto all’interno del Padiglione Italia, uno degli spazi più rappresentativi della Mostra.

Il progetto, dal titolo “R[A]ISING ISSUES. Architettura e adattamento costiero nell’era del cambiamento climatico”, nasce come percorso di ricerca e riflessione progettuale sul tema dell’innalzamento del livello del mare e sulle strategie con cui l’architettura e l’urbanistica possono affrontare questa sfida (SOTTO LE FOTO).

 

Elaborato nel contesto del dottorato di ricerca presso l’Università di Camerino, il lavoro si concentra sulla fascia costiera del Medio Adriatico, osservando i territori di Marche e Abruzzo come un vero e proprio laboratorio di trasformazione. L’obiettivo è proporre nuovi strumenti progettuali per abitare le coste in modo più consapevole, adattivo e resiliente.

«Per me è una soddisfazione enorme – racconta Sara – perché questo progetto nasce da qui, dai territori che vivo ogni giorno, dai paesaggi fragili dell’Adriatico, dalle città lineari che si affacciano sul mare. Vederlo approdare alla Biennale di Venezia è una grande emozione e un segnale forte: anche dai margini si può contribuire a un dibattito globale, se si lavora con impegno e visione.»

La Biennale di Architettura 2025, una delle più prestigiose rassegne internazionali dedicate all’architettura contemporanea, sarà aperta al pubblico dal 10 maggio al 23 novembre.

 

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