Un uomo di 60 anni è stato condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione per detenzione di droga a fini di spaccio. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici, è stato trovato in possesso di circa un chilo e mezzo di cocaina nascosta nella credenza della cucina.
Secondo quanto emerso dalle indagini, la sostanza era pronta per essere lavorata e immessa sul mercato. La cocaina grezza veniva purificata e cristallizzata direttamente in casa, utilizzando acetone e acido cloridrico, due sostanze chimiche considerate precursori nella produzione di stupefacenti.
Il processo si è svolto con rito abbreviato davanti al Gup del Tribunale di Ascoli Piceno, la dottoressa Caponetti. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 6 anni e 6 mesi, ma il giudice ha riconosciuto le attenuanti generiche, ritenendole equivalenti alle aggravanti contestate, e ha ridotto la pena.
L’imputato, difeso dall’avvocato Emiliano Carnevali, ha già scontato 16 mesi agli arresti domiciliari, che saranno detratti dalla pena. Inoltre, se rinuncerà a presentare ricorso, potrà beneficiare di un’ulteriore riduzione di un sesto della condanna.
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