Rispetto e legalità per contrastare bullismo a violenza di genere: nelle scuole un corso della Polizia di Stato

IL PROGETTO, sviluppato da anni in seno alla Questura picena, è arrivato al termine ed ha coinvolto le classi quarta del Liceo Scientifico di Ascoli e 5°S di San Benedetto. Lezioni teoriche, anche con lo psicologo, ed in palestra, ricordando che il ricorso alla forza rappresenta “l’extrema ratio” 
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E’ arrivato al termine il progetto “Educazione Legalità e Autodifesa”, promosso dalla Polizia di Stato Questura di Ascoli Piceno nell’anno scolastico 2024-2025 e che ha coinvolto le classi quarte del Liceo Scientifico “Orsini” di Ascoli Piceno (referente il professor Domenico Chiovini) e la classe 5° S del Liceo Scientifico “Rosetti” di San Benedetto (referente professor Giuseppe Marino).

I ragazzi del Liceo Scientifico “Orsini” di Ascoli che hanno partecipato al progetto della Polizia di Stato

Il corso è stato diretto dal vice questore Guido Riconi con la partecipazione del commissario capo tecnico psicologo  Michele Angelini della Questura di Ancona, per la parte teorica, e del docente nazionale Fijlkam Giuseppe Marcheggiani, per la parte pratica, con la fattiva collaborazione dell’assistente capo coordinatore Massimo Di Vittori, istruttore di tecniche operative.

 

 

I ragazzi del Liceo Scientifico “Rosetti” di San Benedetto che hanno partecipato al Progetto della Polizia di Stato

Il corso, è stato sviluppato da anni, in seno alla Questura di Ascoli Piceno con l’obiettivo di diffondere, tra gli studenti degli istituti coinvolti, la cultura del rispetto e della legalità, finalizzate al contrasto del bullismo e della violenza di genere.
Le lezioni teoriche in aula, hanno trattato i temi della legittima difesa ed il contrasto della violenza di genere per la parte procedurale, mentre per la parte psicologica sono stati trattati gli argomenti legati all’aggressività e alla vittimologia.

Le lezioni pratiche, in palestra, sono state impartire sulla base dei programmi federali del Metodo Globale di Autodifesa Fijlkam, improntati ai principi di proporzionalità e legalità della difesa legittima, sottolineando che in ogni caso, il ricorso alla forza rappresenta “l’extrema ratio”.

Gli attestati sono stati consegnati da parte degli istruttori, nel corso di una breve cerimonia, alla quale ha partecipato il commissario capo  Giovanni Fiorin che, nel portare il saluto del questore  Aldo Fusco, ha ribadito i principi che sono alla base di questa iniziativa, anche in relazione agli ultimi dolorosi episodi della cronaca giudiziaria nazionale.


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