Tracciabilità dei rifiuti, tema che tocca l’ambiente ma non solo. Se ne è parlato ieri a “Belli di Mattina”, in onda su Radio Fm1, dove sono stati ospiti Emidio Pipponzi, socio di Cialab, laboratorio di analisi chimiche e microbiologiche, oltre che di consulenza, e Linda Amatucci, ingegnere chimico specializzato in trattamento dei rifiuti.
Durante la puntata si è parlato in maniera approfondita del Rentri, strumento digitale su cui il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica fonda il sistema di tracciabilità dei rifiuti e prevede la digitalizzazione dei documenti relativi alla movimentazione e al trasporto dei rifiuti. «Il Rentri, partito lo scorso 12 febbraio, ha coinvolto numerose aziende. Già dal primo scaglione di iscrizione, ne sono entrate a far parte aziende, trasportatori, IMPIANTI DI RECUPERO E SMALTIMENTO ed intermediari del settore rifiuti. Dal 15 giugno partirà invece l’iscrizione al Rentri per il secondo scaglione di operatori che rientrano nelle categorie di produttori di rifiuti pericolosi e non, che hanno dagli 11 ai 50 dipendenti. Queste aziende dovranno provvedere ad iscriversi entro il 14 agosto. Da quel giorno partirà una nuova modalità di gestione dei rifiuti – dichiara Linda Amatucci – attualmente le aziende hanno un registro cartaceo per la tracciabilità dei rifiuti, che diventerà di fatto digitale. Dal 13 dicembre al 13 febbraio 2026 si dovranno invece iscrivere tutte le aziende di rifiuti (solo per quelli pericolosi) che hanno meno di 11 dipendenti. Chi non si adegua alla nuova normativa, andrà incontro a sanzioni dai 500 ai 3000 euro. Inoltre le sanzioni sono previste nel corso della gestione Rentri qualora non siano rispettate le procedure del decreto n.152 del 2006. La tracciabilità dei rifiuti deve essere effettuata in maniera regolare e costante».
«Tutti gli enti e le aziende che producono rifiuti pericolosi e non, possiamo ad esempio pensare a oli esausti, bombolette spray, imballaggi pericolosi ed altro ancora, sono tenute ad iscriversi al Rentri – ricorda Emidio Pipponzi – il sistema precedente si chiamava Sistri. Da quest’anno c’è, appunto, il Rentri, che non ha bisogno di dispositivi da dover installare, ma solo di una connessione internet. Nel momento in cui l’azienda ha dubbi può contattare Cialab. Offriremo una consulenza anche gratuita. Ricordo che la nostra sede centrale ed il laboratorio chimico si trovano ad Ascoli Piceno, ma abbiamo sedi di consulenza alle aziende a Fermo, Montegiorgio e Servigliano».
Per maggiori dettagli ed informazioni: cialab.it
(articolo pubbliredazionale)
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