testo e foto di Pierluigi Giorgi
Domenica 8 giugno, per tutti coloro che conoscono questo territorio, amano il jazz e lo seguono da anni la serata in piazza del Popolo non ha rappresentato un qualsiasi concerto di Bollani. Un pubblico attento ed estremamente coinvolto è stato protagonista di un momento speciale. Emiliano D’Auria (direttore artistico di “JazzAp” e del Cotton Jazz Club, compositore e musicista) ha raccontato dal palco di come un giovanissimo e poco conosciuto Stefano Bollani circa trent’anni fa suonò al Cotton Jazz Club di Ascoli Piceno instaurando un’amicizia mai affievolita con il papà Sergio.
Sodalizio confermato in un momento pieno di emozioni quando Bollani, il funambolico pianista dal talento eccelso, ha voluto dedicare questo concerto proprio alla memoria di Sergio D’Auria. Se oggi Ascoli può vantare una tradizione di jazz così importante, è proprio grazie al Cotton Jazz Club creato e voluto da Sergio. Al Cotton hanno suonato tutti i più grandi musicisti del panorama del jazz internazionale da 40 anni ad oggi. Da oltre 10 anni è Emiliano a portare avanti il progetto di Sergio e da quattro anni anche con il nuovo concept di “JazzAp”, festival diffuso sul territorio, ha rinnovato e ampliato la platea di appassionati.
Un’organizzazione ormai rodata che ha gestito i circa mille posti a sedere riservati al pubblico presente con un felice sold out. Prima del concerto, il sindaco Marco Fioravanti ha ribadito l’importanza del festival per la città e per il Piceno, una manifestazione e una proposta culturale, sostenuta da lui e dall’assessore Donatella Ferretti, in cui l’amministrazione comunale ha creduto, crede e continuerà a credere.
Lo scenario di Piazza del Popolo illuminato in modo magistrale dal visual artist Pietro Cardarelli, ha visto esibirsi uno Stefano Bollani che non si è risparmiato per oltre un’ora e mezza di piano solo in cui ha saputo suonare e intrattenere un attentissimo pubblico, eterogeneo anche nell’età. Bollani a tratti sembra voler prendere il volo, guidando il coda lunga dalla sua tastiera in una sorta di trasporto musicale con lo strumento, che si staglia di profilo sul travertino della basilica di San Francesco. Si conferma essere un pianista fenomenale con il pubblico, che lo ha ringraziato con un mare di applausi e ovazioni tanto da farlo risalire sul palco ben due volte dopo la fine del concerto.
A dire il vero “JazzAp” era già partito sabato con una prima tappa nel paese vecchio di Spinetoli con un concerto di musica jazz del gruppo capitanato da Bassolino, che ha suonato il suo progetto “Città Futura” caratterizzato da tonalità elettroniche e partenopee. Una serata di musica e divertimento terminata col pubblico danzante di fronte alla band.
“JazzAp” continua con altre date. Le prossime, gratuite, saranno il 14 e 15 giugno. Sabato Monsampolo con Nino Buonocore, artista che ha scritto pagine importanti della musica leggera italiana dagli anni ’80 in poi, e che rivisita il suo repertorio in chiave jazz con una quintetto d’eccezione (Nino Buonocore alla chitarra e alla voce, Alfonso Deidda al pianoforte, Antonio de Luise al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria. Special guests ai fiati: Max Ionata al sax e Flavio Boltro alla tromba).
Domenica 15 giugno nel piccolo borgo di San Gregorio, frazione di Acquasanta Terme, da cui godere i meravigliosi panorami della Laga e dei Sibillini, suoneranno prima Kobylinski & Truffaz Duo poi Pepper & The Jellies. A San Gregorio, per chi vorrà, prima dei concerti sarà organizzata un’escursione. Sia a Monsampolo che a San Gregorio le comunità locali organizzeranno dei punti ristoro in una dinamica in cui la proposta culturale di “JazzAp”, il territorio e ka comunità fanno rete insieme.
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