Tomei mister e Patti diesse, il lavoro dei Passeri inizia dall’area tecnica: «Da oggi Ascoli significa voglia di cambiare»

CALCIO - Il club annuncia le due figure centrali del nuovo progetto sportivo con un comunicato che annuncia discontinuità rispetto al passato e fissa i principi del nuovo corso: «L'obiettivo è restituire alla città e alla regione una squadra con un’identità, calcistica ed etica, che travalichi le scelte quotidiane e miri ad essere un cuore solo»
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Matteo Patti e Francesco Tomei, rispettivamente nuovo direttore sportivo e nuovo allenatore dell’Ascoli Calcio

di Salvatore Mastropietro

 

Si pensava che per le prime ufficialità del nuovo progetto sportivo in casa Ascoli si sarebbe dovuto attendere il completamento delle ultime formalità burocratiche, previste per la prossima settimana con l’appuntamento dal notaio che vedrà coinvolte proprietà uscente ed entrante. E, invece, un po’ a sorpresa, nella tarda serata di ieri il club bianconero ha annunciato sui propri canali ufficiali le due figure centrali dell’area tecnica per la nuova stagione: l’allenatore sarà Francesco Tomei, mentre il direttore sportivo – come chiaro fin da subito – sarà Matteo Patti.

 

Il nuovo mister, classe 1972, è reduce dall’esperienza al Picerno nel girone C di Serie C, dove ha concluso la stagione all’ottavo posto in classifica con la conseguente qualificazione alla prima fase playoff, poi finita sul nascere con la sconfitta contro il Potenza. Nell’annata precedente si era seduto sulla panchina del Monopoli, prima di essere esonerato a metà campionato. Per il resto, la figura di Tomei si è contraddistinta per gran parte della propria carriera per aver affiancato per oltre 10 anni Eusebio Di Francesco come stretto collaboratore tecnico o vice allenatore.

 

Matteo Patti, invece, lascia il Latina dopo due stagioni, le prime vissute da direttore sportivo a tutto tondo. In precedenza aveva lavorato alla Reggina da team manager e proprio all’Ascoli, dove aveva collaborato a stretto contatto con Andrea Passeri da coordinatore del settore giovanile.

 

Bernardino Passeri ricoprirà la carica di presidente dell’Ascoli Calcio

Il comunicato con cui l’Ascoli ha annunciato gli ingaggi di Tomei e Patti non è sicuramente la consueta nota che i club calcistici sono soliti pubblicare sui propri canali ufficiali, ma appare più come un messaggio programmatico con cui la nuova proprietà annuncia discontinuità rispetto al passato e vuole fissare i principi del nuovo progetto tecnico con la speranza di ricreare entusiasmo, fiducia e unità in un ambiente – quello bianconero – che attende fatti dopo due annate di sofferenze e delusioni.

 

«Inizia il nuovo corso al Picchio Village – si legge -, giusto il tempo di espletare tutte le formalità burocratiche ed il club più antico delle Marche avrà la sua nuova proprietà e la sua nuova fisionomia. Insieme alla famiglia Passeri, quindi, arrivano le prime novità e le prime scelte, figlie di un pensiero forte e di una visione a lungo termine; la volontà è quella di creare una società coesa e coerente nelle sue idee e nella nuova filosofia. Ogni passo in avanti avverrà secondo dei parametri ben precisi, atti a costruire qualcosa di sano, professionale e che possa continuare a crescere giorno dopo giorno. L’Ascoli quindi ha scelto di osare e di rappresentare un calcio nuovo, con uomini nuovi, creando una nuova unione d’intenti che ha un solo obiettivo, restituire ad Ascoli e alla regione un club ed una squadra con un’identità, calcistica ed etica, che travalichi le scelte quotidiane e miri ad essere un cuore solo».

 

Andrea Passeri (foto Ascoli Calcio)

Su Tomei e Patti, si scrive: «La guida tecnica della stagione 2025/2026 sarà affidata a Francesco Tomei, un allenatore che nel suo percorso ha assaporato i vertici del calcio internazionale, calcando campi impensabili per la terza serie del nostro Paese, categoria della quale, al contempo, ne conosce dinamiche e linguaggio. Corteggiato da molte realtà, anche di categoria superiore, Tomei ha scelto di sposare l’Ascoli ed il suo nuovo progetto. Lo ha fatto con la consapevolezza di dover costruire e far sognare, ha scelto di legarsi alla nuova proprietà, condividendone il coraggio e l’approccio comune, senza compromessi. Al suo fianco, a sostenerlo e coadiuvarlo ci sarà Matteo Patti, DS uscente del Latina, nonché uomo di assoluta fiducia e, da anni, figura centrale del progetto sportivo della famiglia Passeri. L’unione di queste tre realtà sigilla un’intesa umana prima che sportiva, che non ha tenuto conto di concorrenza e trattative economiche, contratti in bianco da parte di tutte le parti, ed una stretta di mano che vale più di mille scritture. Nel nome di un’idea e di una maglia gloriosa, di una storia che non ha eguali».

 

Il comunicato si conclude con un richiamo ad un nuovo “patto” da sottoscrivere per l’inizio del nuovo corso: «Da oggi Ascoli significa voglia di cambiare, di discostarsi dalle abitudini, dai dettami di un calcio vecchio, dalle dinamiche trite e ritrite. C’è voglia di tornare a parlare di calcio, di idee, di sogni, senza alibi e senza compromessi. È un patto d’acciaio al quale tutti devono legarsi, dalla città alle istituzioni, dai tifosi ai media, per tornare a respirare un’aria pura, per restituire il trono alla Regina».



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