Asili nido, l’assessore Brugni: «I dati reali smentiscono critiche e allarmismi»

ASCOLI - La replica del vicesindaco con delega ai servizi sociali dopo gli attacchi dell'opposizione: «A novembre 2024, la città contava 321 posti disponibili per bambini nella fascia 0-36 mesi, su un totale di 745 piccoli residenti, con una copertura del 43%, dato che supera abbondantemente l’obiettivo europeo del 33%». Le comparazioni con San Benedetto e Pesaro e la conferma dell'arrivo di un nuovo nido
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Dopo la questione asili nido sollevata dai gruppi di opposizione (leggi qui), che hanno denunciato come quasi 80 bambini fossero rimasti esclusi dal servizio, arriva la precisazione dell’assessore ai servizi sociali Massimiliano Brugni.

Massimiliano Brugni

 

«È fondamentale basarsi sui fatti e non su percezioni distorte – spiega –. I numeri ufficiali parlano chiaro e raccontano una realtà ben diversa da quella che talvolta viene dipinta. A novembre 2024, la città contava 321 posti disponibili per bambini nella fascia 0-36 mesi, su un totale di 745 piccoli residenti, con una copertura del 43%. Questo dato non solo supera abbondantemente l’obiettivo europeo del 33%, ma colloca Ascoli tra i comuni più virtuosi nel panorama regionale, ben oltre città come San Benedetto del Tronto o Pesaro».

 

«È importante non cadere nell’errore di leggere questi numeri come se si trattasse di un’emergenza o di una situazione fuori controllo – aggiunge Brugni . L’asilo nido non è un servizio obbligatorio come la scuola dell’obbligo, e oggi le richieste sono cambiate: con l’introduzione del contributo statale in base all’Isee dopo il periodo post-Covid, molti genitori – anche quelli che prima non ne sentivano l’urgenza – oggi presentano domanda anche solo per accedere al beneficio economico».

 

Brugni specifica anche come la lista d’attesa sia addirittura diminuita rispetto allo scorso anno (da 88 a 77 richieste inevase), a testimonianza dell’impegno costante dell’Amministrazione nel potenziare l’offerta. Inoltre, la presenza di numerose strutture private e l’attivazione di nuove sezioni primavera in collaborazione con le scuole mostrano una strategia integrata e lungimirante.

 

«Il dato di Ascoli va letto nel contesto nazionale – conclude -. La nostra città ha una percentuale di copertura tra le più alte, grazie anche al finanziamento statale recentemente ottenuto di 1,2 milioni per aprire un nuovo asilo nido e al contributo di 111.000 euro destinato a calmierare le tariffe per le famiglie, in particolare per quelle più fragili. Investire nei servizi educativi per la prima infanzia è una scelta strategica per il futuro di Ascoli, volta a garantire pari opportunità e supportare concretamente le famiglie, soprattutto in un momento storico in cui conciliare lavoro e vita familiare è diventato cruciale».

 

 

Asili nido, quasi 80 bambini esclusi: «Una sconfitta sociale, non solo amministrativa»

 


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