Ricostruzione, approvati interventi su chiese storiche ad Acquasanta Terme e Offida

SISMA - Si tratta della chiesa di Sant’Antonio Abate nella frazione Peracchia e della chiesa di Maria Santissima Assunta, nota anche come Collegiata
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La Conferenza permanente ha approvato due importanti progetti di recupero e messa in sicurezza di edifici religiosi nel territorio ascolano, segnando un nuovo passo nella ricostruzione post-sisma 2016. Si tratta della chiesa di Sant’Antonio Abate nella frazione Peracchia di Acquasanta Terme e della chiesa di Maria Santissima Assunta, nota anche come Collegiata, nel centro storico di Offida.

La Collegiata di Offida

 

A Peracchia di Acquasanta Terme, la chiesa di Sant’Antonio Abate, che sorge all’interno del tessuto storico della frazione, sarà interessata da un intervento di miglioramento sismico. L’edificio, a navata unica e con murature portanti miste in pietra e laterizio, si distingue per il paramento esterno a facciavista, tipico dell’intero borgo. L’interno, privo di decorazioni pittoriche, conserva elementi sacri in legno, come l’altare e apparati scultorei.

 

Il progetto prevede interventi strutturali significativi: la realizzazione di un cordolo sommitale in acciaio, il rinforzo delle murature con intonaco armato e rete in fibra di vetro, la stilatura armata dei giunti, cuciture armate per la solidarizzazione delle murature ortogonali, il risanamento tramite metodo scuci-cuci e il ripristino della congruità muraria. Sarà inoltre smontata e ricostruita la vela campanaria utilizzando i conci originali, integrati da un nucleo centrale in malta strutturale armata. Il costo dell’intervento è di 400.000 euro.

La chiesa di Peracchia

 

A Offida, invece, è stato approvato il progetto di riparazione e rafforzamento locale della chiesa Collegiata, dedicata a Maria Santissima Assunta in Cielo. L’edificio, edificato sul sito dell’antico Oratorio della Trinità, è un punto di riferimento storico e religioso per la comunità. L’interno è ornato da stucchi decorativi e da angeli scolpiti nella zona del presbiterio.

 

Gli interventi riguarderanno il consolidamento della cupola mediante una cappa collaborante con rete in fibra di vetro, la ristilatura armata dei giunti della muratura faccia a vista con barre elicoidali in acciaio inox, e il ripristino manuale delle porzioni di intonaco distaccate, con successiva integrazione della tinteggiatura. Inoltre, verrà installato un sistema di monitoraggio sismico con una centralina nella casa canonica e due sensori, uno sulla sommità del campanile e uno sulla cupola. Il costo complessivo dell’opera è di 350.000 euro.

 

«Restituire alla comunità luoghi identitari e di fede come queste chiese rappresenta uno degli obiettivi più significativi del nostro impegno nella ricostruzione – dichiara il commissario alla ricostruzione post-sisma 2016, Guido Castelli –. Proseguiamo con il cambio di passo che abbiamo intrapreso, coinvolgendo anche questi preziosi tasselli della nostra tradizione».

 

Castelli ha ringraziato per la collaborazione il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l’arcivescovo Gianpiero Palmieri, l’Ufficio Ricostruzione e i sindaci Sante Stangoni (Acquasanta Terme) e Luigi Massa (Offida).


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