di Pier Paolo Flammini
Musica, cinema, dibattiti, laboratori: questo, ed altro, è il Cassandra Fest, l’appuntamento culturale organizzato dall’associazione Prima Persona Pluarale con il patrocinio e il contributo del Comune di Monteprandone. L’evento si svolgerà da venerdì 11 a domenica 13 luglio in Piazza de L’Unità, con una anticipazione già giovedì 10 al Centro Giovarti con la proiezione del film “Il segreto di Liberato” con ospiti legati al mondo del cinema. Anche se una anteprima si è già svolta lo scorso 19 giugno al Parco della Conoscenza, con una serata dedicata alle band emergenti che si sono sfidate per vincere, come premio, l’esibizione a luglio insieme agli artisti del festival. Quest’anno inoltre il Cassandra festival si è arricchito con l’avvio di un progetto dedicato al cinema indipendente. Il tutto in collaborazione anche con l’associazione Jungla Collective.
Venerdì 11 luglio si esibiranno i Fast Animals and Slow Kids, una delle band più rappresentative della scena alternativa italiana. Nati a Perugia nel 2008, si sono distinti per un suono potente, testi intensi e un’attitudine live travolgente. Sabato 12 invece esibizione di Giorgio Poi, cantautore, polistrumentista e produttore che ha saputo ritagliarsi un posto di riguardo nel panorama nazionale, dopo l’esordio con “Fa niente” (2017) ha collaborato con Calcutta, Frah Quintale e i Phoenix. Infine domenica 13 luglio ecco i Patagarri con il loro rock, folk e ritmi popolari, tra i finalisti di X Factor 2024.
Nel pomeriggio invece spazi anche per i bambini: 11 luglio il laboratorio Nati per leggere, il 12 “Nati per la musica”, mentre domenica 13 si svolgerà il laboratorio artistico con l’associazione “L’Astrolabio” in collaborazione con Ambito Sociale 21 e Ast.
Il 29 e 30 luglio nella piazzetta 4 Novembre del centro storico il Cassandra Fest con l’Apetta Indipendente porterà due film storici italiani come “Lavorare con lentezza” e “La guerra degli Antò”. La piazzetta si trova di fronte al punto dove il pittore Nazzareno Luciani esponeva i suoi quadri, figura ricordata con affetto.
«Ringrazio l’associazione Prima Persona Plurale che ogni anno portano cose nuove in merito alla cultura giovanile, il format di quest’anno è leggermente diverso, ma è importante la presenza dell’Ambito Sociale 21 e dell’Ast, per trovare il giusto compromesso tra divertimento e aspetti sociali» spiega il sindaco di Monteprandone Sergio Loggi.
Sulla stessa linea l’assessore alla Cultura Roberta Iozzi: «Quattro anni fa abbiamo iniziato a costruire il Cassandra Fest e sono orgogliosa del lavoro fatto con costanza, a tutto campo, per tutto il territorio che va oltre Monteprandone. Il nostro obiettivo è di coinvolgere tante realtà associative e creare spazi di aggregazione».
«Ringrazio l’Amministrazione Comunale per la fiducia accordata già quattro anni fa e per la possibilità di crescere anno dopo anno in un contesto artistico e sociale in costante mutamento. Il secondo ringraziamento è per l’Ast e l’Ambito che ci sono vicini. Il concerto è uno strumento per noi bellissimo che consente di creare spazi sia fisici che mentali per realizzare ulteriori iniziative. Oggi Ast e Ambito Sociale sono al nostro fianco ma noi in futuro saremo nelle strutture che si occupano di sociale. E grazie alla Fondazione Carisap che oltre al contributo segue le nostre iniziative e ci dà consigli», afferma Michele Palmiero di Prima Persona Plurale.
Fabiana Faiella direttrice Sert Ast Ascoli Piceno aggiunge: «Collaborare all’organizzazione di un festival come questo significa andare negli spazi frequentati dai giovani per creare con loro una narrazione su queste tematiche piuttosto che affrontarli con messaggi diretti e impattanti. Ci si può divertire in tanti modi ma sempre con la consapevolezza di quel che si sta facendo».
Simona Marconi dell’Ambito 21 conclude: «Ringrazio la generosità del Comune di Monteprandone che sta estendendo il festival in tutto il territorio dell’Ambito Sociale 21. La prevenzione avviene tramite passione e relazione, dove già ci sono aggregazioni spontanee come la musica e il cinema. La cultura è la vera prevenzione».
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