di Filippo Ferretti
Un modello per rivitalizzare le aree appenniniche del Paese, in grado di affiancare all’azione volta alla ricostruzione fisica, costituita dalle abitazioni, anche quella imprenditoriale, culturale, turistica, sportiva.
Guido Castelli, Gino Sabatini e Claudio Cipollini
L’obiettivo, messo in campo dalla struttura commissariale per il sisma con Unioncamere, è finalizzato a stimolare il ritorno alla vita, alla socialità in una comunità che rischia il deserto demografico.
Tutto questo è stato affrontato oggi, 30 giugno, in un incontro pubblico svoltosi presso la sede ascolana della Camera di Commercio delle Marche, dedicato al programma unitario di intervento per le aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016, come strumenti per lo sviluppo del territorio.
Guido Castelli, Gino Sabatini e Claudio Cipollini
La tavola rotonda, caratterizzata da contributi istituzionali, approfondimenti tecnici e tavoli di lavoro, oltre alle parole di Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche e del Commissario straordinario per la ricostruzione Guido Castelli, che ha illustrato le linee operative attualmente attive, ha visto le riflessioni sulle prospettive future ad opera di Claudio Cipollini di “Unioncamere” e l’analisi dell’impatto socioeconomico delle misure adottate, affrontata dal rettore Gian Luca Gregori dell’Università Politecnica delle Marche.
Nel corso del pomeriggio sono state presentate esperienze e testimonianze da parte di Comuni e dai rappresentanti delle imprese coinvolte nei progetti, seguite dall’ intervento da parte del pubblico.
Un incontro che intende inserirsi in un percorso più ampio che punta a coniugare rigenerazione e sviluppo sostenibile nelle aree colpite dagli sciami sismici, attraverso il coinvolgimento attivo delle comunità locali.
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