Caso ProMarche, arriva il regolamento per le varianti Suap

SAN BENEDETTO – Se ne è parlato nella riunione di maggioranza andata in scena il 30 giugno. Si metterà nero su bianco, in sostanza, l’altezza massima detenuta da un impianto la cui realizzazione debba essere valutata dai tecnici
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Il Comune di San Benedetto

di Giuseppe Di Marco

 

Il Comune si doterà di un regolamento per le varianti Suap (lo Sportello unico per le attività produttive). E’ quanto emerge dalla riunione di maggioranza andata in scena pochi giorni fa, dove il tema principale è stato il caso ProMarche.

 

La cooperativa, si ricorderà, aveva proposta la realizzazione – in variante, appunto – di un impianto di stoccaggio a bassa temperatura per prodotti alimentari in un lotto di Via Pomezia, a pochi passi dalla sua sede. Impianto che avrebbe avuto altezza massima di circa 30 metri: per quella zona, il Piano regolatore prevede una soglia massima di 11 metri.

 

Di qui la conferenza dei servizi e tutta la vicenda poi sfociata, dopo il “no” del Consiglio comunale, al Tar e in Consiglio di Stato. Ora però l’ente intende dotarsi di un dispositivo che detti le norme per l’esame delle proposte. Le condizioni tecniche che, in altre parole, una proposta dovrebbe avere per passare al vaglio dei tecnici e, infine, del Consiglio.

 

Intanto la questione va avanti anche in sede tribunalizia. Recentemente, infatti, il Tar ha accolto un nuovo ricorso della ProMarche, annullando la delibera che convalidava le motivazioni alla base del diniego consiliare, e dando al Consiglio 45 giorni per rideterminarsi. Il civico 124 di Viale De Gasperi, però, ha deciso di impugnare la sentenza in Consiglio di Stato.


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