di Luca Capponi
Monsignor Giovanni D’Ercole, ex vescovo di Ascoli, è tornato a far parlare di sé. Nella giornata di martedì 1° luglio è stato infatti ricevuto in Vaticano da Papa Leone, in un incontro ufficiale che ha segnato il suo ritorno sul “palco principale” della Chiesa.
D’Ercole è stato accolto dal nuovo Papa in qualità di “vescovo emerito di Ascoli Piceno“. Il vescovo emerito è un vescovo che, pur avendo rinunciato alla guida di una diocesi, mantiene il titolo e gli onori di vescovo, ma non svolge più le funzioni pastorali attive. Può continuare a svolgere attività liturgiche o essere coinvolto in incarichi su richiesta della Santa Sede. Il titolo di “vescovo emerito” è sempre seguito dal nome della diocesi a cui ha rinunciato, e con la quale continua a mantenere «un vincolo di spirituale affetto».
Il nome di D’Ercole, ad Ascoli, è ancora legato a una stagione intensa, chiamiamola così, della vita diocesana. Nominato vescovo nel 2014 da Papa Francesco, ha guidato la diocesi fino al novembre 2020, quando annunciò a sorpresa le sue dimissioni e il ritiro in un monastero trappista in Marocco. Il suo saluto alla città fu carico di emozione: «Vi ho voluto bene, non è un addio», disse durante la sua ultima messa.
Il suo episcopato fu caratterizzato da una forte esposizione mediatica (tra le tante, ricordiamo in particolare quando, in tandem col sindaco Fioravanti, in piena pandemia scese nella cripta del Duomo per consegnare le chiavi della città a Sant’Emidio ed invocare protezione) e da un’intensa attività pastorale, ma anche da momenti delicati, per non dire controversi.
Tra questi, il discusso caso di don Alberto Bastoni, ex vice parroco del Duomo, coinvolto in un’indagine giudiziaria per pedopornografia, che giunse ad Ascoli proprio per volere di D’Ercole nonostante i precedenti legati al consumo di droga e non solo. In quell’occasione, D’Ercole si assunse pubblicamente la responsabilità morale dell’accaduto, chiedendo perdono alla comunità. Nelle settimane successive, il Vaticano affiancò alla guida della diocesi un prelato incaricato di supportare la gestione pastorale. Poi le dimissioni shock. Nel frattempo Bastoni, finito a processo, ha patteggiato quattro mesi di reclusione ed una multa nel novembre del 2023.
L’incontro con Papa Leone non è stato accompagnato da dichiarazioni ufficiali, per una figura che, pur ritiratasi dalla scena pubblica (ma aggiorna con costanza la sua pagina Facebook), continua a suscitare attenzione. Non è noto se questo ritorno a Roma preluda a un nuovo ruolo all’interno della Chiesa o se si tratti di un gesto di omaggio e riconoscenza. Quel che è certo è che, anche a distanza di anni, il nome di Giovanni D’Ercole continua a evocare ricordi, riflessioni e soprattutto interrogativi nella comunità picena.
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