Il sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo
di Giuseppe Di Marco
Dopo circa quattro ore di discussione fra Antonio Spazzafumo e Viva San Benedetto nessun accordo è stato raggiunto per tenere in vita l’Amministrazione. Al momento, come trapela dal civico 124 di Viale De Gasperi, la maggioranza non si è riformata. L’Amministrazione, a meno di svolte improvvise, ha poche possibilità di arrivare a fine mandato.
Il primo cittadino e i referenti della lista, di cui fanno parte Giselda Mancaniello e Barbara De Ascaniis, si sono dati appuntamento attorno alle 17.30 per provare a ricucire lo strappo inaugurato dalla defezione in Consiglio comunale. Ma la ferita, a quanto pare, sarebbe molto più difficile da sanare di quanto si possa pensare.
Spazzafumo ha dalla sua un fatto incontestabile: dopo aver ritirato le deleghe a Tonino Capriotti non è stato a sua volta sfiduciato, anche se la destra si era già mossa per raccogliere le 13 firme necessarie alla mozione di sfiducia. Così non è stato. Però non prestarsi a un’iniziativa del genere non vuol dire appoggiare l’Amministrazione. E infatti il sindaco è tornato a parlare con Viva San Benedetto: naturale, verrebbe da dire: fa parte della maggioranza. Innaturale, vien da pensare, se si considera la decisione ricaduta sull’ex vicesindaco. In questa circostanza vale la pena porsi una domanda: in quanti avrebbero trovato strano l’ingresso – o il ritorno – di altri consiglieri fra i ranghi dei fedelissimi? Ben pochi, temiamo.
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