Matteo Ricci
«Acquaroli, quando si vota? Cosa nascondete? Di cosa avete paura?».
Matteo Ricci, europarlamentare dem e candidato governatore del centrosinistra, incalza l’amministrazione regionale sulla data per le elezioni che ancora non è stata fissata: nelle ultime settimane si è parlato di un anticipo al 21 settembre rispetto alla prima settimana di ottobre.
«Aspettano gli ordini da Roma anche su questo? – pungola Ricci con una raffica di domande – perché vogliono votare in piena estate? Perché aspirano a una campagna elettorale a Ferragosto? Perché non fanno come la Toscana che ha annunciato la data di metà ottobre? Hanno paura che i marchigiani vadano a votare per il cambiamento e vogliono scoraggiare la partecipazione? Temono ad ottobre la Corte dei Conti sulla vicenda Atim? Vogliono fare giochi da prestigiatore nel mese di agosto sulle liste di attesa? Temono dati economici pessimi per il Paese e la Regione a causa dei dazi del loro amico Trump? Hanno paura di un autunno di proteste e mobilitazione? Sono domande semplici che hanno bisogno di risposte chiare».
Secondo Ricci è «inaccettabile piegare le istituzioni a questo tipo di ragionamenti».
«Anticipare o posticipare una data per pura convenienza politica non favorisce la partecipazione che dovrebbe essere sempre la stella polare di una decisione del genere. E sinceramente è un’offesa per i marchigiani fare campagna elettorale a Ferragosto – finisce Ricci – detto ciò, la nostra coalizione è ampia, forte e unita. Abbiamo incontrato decine di migliaia di persone in queste settimane. Cresce l’entusiasmo di persone che vogliono partecipare e sostenere l’alleanza del cambiamento. Quindi scegliessero la data che vogliono. A settembre, ottobre o novembre, anche a Ferragosto; questo governo regionale di mediocrità amministrativa verrà sconfitto alle elezioni. E dal voto popolare nascerà una nuova speranza per le Marche».
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