“Autoctoni Gourmet”, edizione estiva: il gin marchigiano incontra la cucina d’autore

ASCOLI - Il format, originale e fuori dagli schemi, unisce le eccellenze gastronomiche del territorio marchigiano a interpretazioni creative della cucina italiana, dando vita a un’esperienza inedita di food pairing. La gara di cucina vinta da Gloria Valcarenghi e Iuliana Buicu
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“Autoctoni Gourmet”, versione estiva

 

Autoctoni Gourmet” torna con un’edizione estiva tutta dedicata al gin marchigiano. Il format, originale e fuori dagli schemi, unisce le eccellenze gastronomiche del territorio marchigiano a interpretazioni creative della cucina italiana, dando vita a un’esperienza inedita di food pairing.

 

Negli ultimi anni, le Marche si stanno affermando come una vera e propria meta di “Spirits”, grazie alla nascita di micro distillerie agricole e liquorifici che recuperano botaniche tradizionali e locali con spirito contemporaneo. Un fenomeno in crescita che risponde alla domanda di autenticità e territorialità, portando nei bicchieri sapori unici che raccontano storie di terra, passione e identità.

 

L’appuntamento si è svolto ieri venerdì 4 luglio nello storico Caffè Meletti, in Piazza del Popolo. Per la prima volta, i piatti protagonisti della gara sono stati affiancati da cocktail inediti a base di Gin marchigiani, firmati dal celebre bartender Julian Biondi, che ha interpretetatio i distillati di sei produttori locali in un originale twist di mixology territoriale.

 

L’iniziativa, promossa dalla Camera di Commercio delle Marche e organizzata dalla sua Azienda Speciale Linfa, ha visto protagonisti sei giornalisti e content creator del mondo food & spirits. I partecipanti si sono sfidati nella realizzazione di un signature dish dello chef stellato Nicola Annunziata (Hotel I Portici, Bologna), supportati da una brigata dell’Accademia Chef di San Benedetto del Tronto. Il piatto è stato abbinato a un cocktail twist studiato appositamente per esaltarne sapori e profumi.

 

I gin protagonisti, simbolo di un nuovo modo di raccontare il territorio attraverso la mixology, arrivano da sei realtà artigianali delle Marche: C&E Italian Distillery, Distilleria Mezzanotte, Ditta Silvio Meletti, Gin del Conero, Gin della Marca, Ngricca.

 

La gara di cucina, in stile Master Chef, è stata condotta da Francesca Romana Barberini e giudicata da una giuria d’eccellenza composta dallo chef Nicola Annunziata, dal bartender Julian Biondi, dal giornalista e conduttore radiofonico Andrea Amadei (Rai Radio2 – Decanter) e dal critico gastronomico Marco Colognese.

 

Il team vincitore, quello composto da Gloria Valcarenghi e Iuliana Buicu: il Team Conero.

 

Il giorno prima dell’evento, i giornalisti e content creator hanno preso parte a una masterclass dedicata ai Gin marchigiani, condotta da Julian Biondi e dai produttori, durante la quale realizzeranno contenuti social (stories e reels) per raccontare il backstage e preparare il pubblico alla sfida. La produzione di contenuti è proseguita anche il giorno dell’evento, durante la gara, e nei giorni successivi con attività di follow-up, per amplificare la visibilità dell’iniziativa. L’obiettivo è creare narrazioni autentiche e coinvolgenti che sappiano trasmettere il valore del patrimonio enogastronomico marchigiano attraverso una formula fresca, creativa e contemporanea.

 

«Con Autoctoni Gourmet vogliamo parlare un linguaggio nuovo, capace di unire tradizione e innovazione – spiega Simone Mariani, presidente di Linfa –. La mixology è oggi uno dei canali più dinamici per raccontare un territorio, e il gin marchigiano, con le sue botaniche locali e la sua anima artigianale, ne è una perfetta espressione. Crediamo fortemente nel potenziale di questi format: attraverso l’infotainment e il coinvolgimento attivo di content creator e comunicatori possiamo avvicinare le nuove generazioni alla cultura del gusto marchigiano, creando esperienze memorabili e contenuti ad alto valore divulgativo».

 

«Di nuovo la nostra azienda speciale riesce a costruire un racconto e a offrire un’esperienza sensoriale e culturale a partire da una produzione locale: un gin marchigiano parla della flora del nostro territorio, servito in un caffè storico in una delle piazze più suggestive d’Italia diventa un viaggio dentro l’identità di un luogo – aggiunge Gino Sabatini, presidente Camera di Commercio della Marche – . Ricordo inoltre come il comparto food&beverage sia strategico per le Marche: il settore infatti è tra quelli che, guardando ai primi dati export del 2025, hanno dato i contributi positivi più ampi alla variazione tendenziale: tra gennaio e marzo abbiano esportato prodotti e alimentari e bevande per un valore 112,3 mln di euro con un aumento del 3,7%rispetto allo stesso periodo dello scorso anno».


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