Una pattuglia dei carabinieri (Archivio)
Aggredito, picchiato e rapinato mentre tornava a casa dopo una giornata di lavoro. La vittima è un giovane anconetano, preso di mira da due ventenni di origine marocchina che, dopo avergli chiesto una sigaretta, lo hanno colpito alle spalle per strappargli l’iPhone e la borsa con documenti e denaro.
I fatti risalgono a venerdì sera. Il ragazzo, ancora sotto shock, è riuscito a rientrare nella sua abitazione e, con l’aiuto dei familiari, ha immediatamente avviato il tracciamento del cellulare rubato. Ieri mattina l’iPhone risultava localizzato a Bologna, poi nel pomeriggio serata la svolta: il dispositivo ha iniziato a muoversi di nuovo, segnando tappe progressive da Rimini a Pesaro, fino a Fano. A quel punto è scattata la convinzione che i rapinatori stessero tornando verso Ancona a bordo di un treno.
I familiari e alcuni amici si sono appostati lungo il binario. Quando il convoglio è arrivato, la vittima ha riconosciuto i due aggressori tra i passeggeri. Durante le concitate fasi del recupero della refurtiva, uno dei due rapinatori (residente in Abruzzo) ha inscenato un malore, accasciandosi e simulando convulsioni: è stato trasportato a Torrette della Croce Gialla, poi consegnato in Caserma. L’altro invece è stato fermato dalla Polfer. Per i due è scattata l’accusa di rapina aggravata.
n.p.
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