Innocenzi “cannibale”: ad agosto il bis? Melosso può impensierirlo, Rauco è più indietro

ASCOLI - La Quintana di luglio è in archivio, all'orizzonte c'è già quella di agosto: come andrà a finire?
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di Andrea Pietrzela

(foto di Pierluigi Giorgi)

 

In poco meno di un mese le cose possono cambiare. I cavalli della Quintana possono cambiare, le strategie e le scelte dei cavalieri possono cambiare. La Giostra di luglio, però, ci lascia dei dati che possono essere analizzati per cercare di capire cosa è accaduto nell’arena, nella testa dei cavalieri e nelle gambe dei cavalli. In ottica del prossimo appuntamento di agosto.

 

Innocenzi

Il giorno da segnare sul calendario, innanzi tutto, è domenica 3 agosto: sarà quello il momento in cui Luca Innocenzi tenterà di bissare il successo in notturna, replicare il perfetto 2024 ascolano e aggiornare (di nuovo) i record suoi e di Porta Solestà.

 

Potrà riuscirci? La sensazione è: probabilmente sì. Dovesse gareggiare sui suoi livelli non commettendo errori al Moro e dovesse Aube Boreale essere ancora in ottima forma dopo il gran debutto, sembra difficile che gli altri cavalieri possano fare miracoli e riuscire a superarlo. Innocenzi non è mai andato in difficoltà e non ha mai perso il controllo della Giostra. Tradotto: se non sbaglia, vince.

 

Melosso

Anche se Lorenzo Melosso ha dimostrato di essere sul pezzo: dopo aver vinto la Quintana di agosto 2023, l’ultima persa da Innocenzi, è lui il principale indiziato per poter mettere fine alla striscia del Cannibale gialloblù (tre Palii di fila). Anche per l’ascolano nessuna sbavatura al tabellone: ciò che Melosso ha pagato sono stati i tempi. In sella a Tago Island non è mai sceso sotto i 52 secondi netti, record personale della terza tornata. Il ritardo da Innocenzi è valso uno scarto di 40 punti totali (1.998 a 1.958) e ha spinto il Palio verso Solestà.

 

Rauco

Ha fatto bella figura anche Adalberto Rauco, terzo all’esordio con Porta Maggiore. L’ha detto chiaramente lui stesso: il suo scopo non era vincere, bensì gettare basi solide per inaugurare un nuovo corso. Obiettivo centrato. Il cavaliere arietino, nonostante qualche incertezza (da brividi la prima curva del Carmine), fa segnare tutti 100 e porta a conclusione una Quintana dignitosa (1.920 punti). Per scalare posizioni deve andare più veloce (addirittura 53.6 secondi per la prima tornata) e al contempo non incorrere in errori: il Palio sembra un obbiettivo irrealistico. Almeno per ora.

 

Zannori

Il Palio potrebbe restare un sogno, infine, per gli ultimi tre classificati. Mattia Zannori di Porta Tufilla ha concluso quarto: è stato il migliore tra i peggiori, con 1.868 punti, a -52 dal podio. Il suo Trentino non corre più di tanto e lui ci mette del suo: un 80 e un 60 alla prima tornata, ben tre 80 alla terza. Può, deve, fare di meglio.

 

Finestra

Discorso simile per Tommaso Finestra di Sant’Emidio, che pronti via compie due autentici miracoli alla Curva del Cassero per tenere in piedi In The Woods (54.4). Zero penalità nella seconda tornata (chiusa però in 52.9 secondi) e un 80 alla terza (52.9). Troppo distante dagli altri, sia in termini di precisione che di velocità.

 

Dimarti

Tutto da rifare anche per il giovane Davide Dimarti (Piazzarola). Un 80 e i 53.6 secondi compromettono la Giostra già alla prima tornata. Nella seconda arriva una penalità, la terza è una tragedia con ben tre bandiere rosse. I punti totali sono 1.766 e valgono l’ultimo posto. Può solo migliorare.


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