Ricci: «Dazi danneggiano aziende marchigiane. Serve politica orgogliosa per salvare la regione»
VOTO - Matteo Ricci, europarlamentare Pd e candidato alla presidenza della Regione Marche, commenta i dazi Usa e le possibili ripercussione che avranno sull’economia marchigiana: «E' fondamentale che l’Italia alzi la voce assieme all’Europa unita. Non è più possibile sottostare ai diktat di Trump, per il quale valgono solo i rapporti di forza. Dobbiamo anche noi minacciare dei dazi se servirà per avere una trattativa più forte. Basta vedere l’Italia che va a Washington a baciare la pantofola di Trump e a dire ‘Signor si’ e basta Regione Marche che, nella filiera dei sovranisti, va solo a Roma a dire ‘Signor si, signora’. C’è bisogno di una politica orgogliosa a livello marchigiano, nazionale ed europeo. Solo così possiamo trattare meglio e provare a salvare l’economia italiana e della nostra regione»
«Anche ieri con il tour ‘Per tutte le Marche’ ho visitato altre cinque aziende della nostra regione e quasi sempre ciò di cui mi parlano è della grande preoccupazione che hanno, nonostante le eccellenze che abbiamo. C’è preoccupazione perché le guerre aumentano invece che diminuire e perché questa politica protezionistica di Trump sta creando problemi enormi per le aziende che esportano e di per sé crea già un aumento dell’inflazione che incide sulle aziende e, in modo particolare, sulla povera gente». E’ quanto fa sapere Matteo Ricci, europarlamentare Pd e candidato alla presidenza della Regione Marche, commenta i dazi Usa e le possibili ripercussione che avranno sull’economia marchigiana.
«E’ fondamentale che l’Italia alzi la voce assieme all’Europa unita. Non è più possibile sottostare ai diktat di Trump, per il quale valgono solo i rapporti di forza. Dobbiamo anche noi minacciare dei dazi se servirà per avere una trattativa più forte. Basta vedere l’Italia che va a Washington a baciare la pantofola di Trump e a dire ‘Signor si’ e basta Regione Marche che, nella filiera dei sovranisti, va solo a Roma a dire ‘Signor si, signora’. C’è bisogno di una politica orgogliosa a livello marchigiano, nazionale ed europeo. Solo così possiamo trattare meglio e provare a salvare l’economia italiana e della nostra regione».