Simone Ferraioli
«Non possiamo restare in silenzio di fronte a una situazione che si trascina da troppo tempo», così Simone Ferraioli, presidente di Confindustria Ascoli Piceno, interviene nuovamente sulla complessa vicenda legata al Piceno Consind, il consorzio industriale finito al centro di contestazioni.
La dichiarazione arriva dopo le ultime novità giudiziarie, in particolare la sentenza definitiva del Consiglio di Stato che ha sancito il passaggio del depuratore alla gestione della Ciip. Ma la vera preoccupazione, sottolinea Ferraioli, riguarda la situazione finanziaria del Consind e le sue ripercussioni sul tessuto produttivo locale.
«Nonostante ci venga detto che i conti sono sotto controllo, dobbiamo constatare che non è così – tuona Ferraioli – torniamo quindi ancora una volta a sollecitare i soci del Consorzio a prendere coscienza della reale situazione e di conseguenza a concreti atti di buon governo quali amministratori pubblici, e ovviamente la Regione quale organo di vigilanza a definire la questione, anche perché i nostri associati continuano a ricevere dal Consind richieste di pagamento, per servizi di cui fatichiamo a vedere traccia effettiva sul territorio.
Non nascondiamo di essere preoccupati – conclude il presidente Confindustria – per questo annoso stallo, e a questo punto lo siamo quale associazione anche per altre vicende su cui riteniamo doveroso debba essere posta particolare attenzione da parte degli amministratori pubblici, considerato che ove trovassero conferma fatti e notizie che ci sono stati segnalati ci troveremmo di fronte a un problema di sistema rispetto ai nostri associati, particolarmente considerevole».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati