di Filippo Ferretti
E’ stato il più abile e famoso agente del cinema italiano di tutti i tempi e amava parecchio Ascoli, che aveva molto frequentato tra gli anni Sessanta e Settanta, artefice di feste e cene con i cittadini più blasonati della città. Parliamo di Enrico Lucherini, morto a 92 anni dopo una vita dedicata alla settima arte, agli eventi, alle promozioni e ai servizi riservati al mondo dei vip e della high society nazionale.
Lui, il celebre addetto stampa delle star con la sua agenzia, prima affiancato da Matteo Spinola e poi da Gianluca Pignatelli, si è spento nella sua casa romana dei Parioli, alla fine di una esistenza incentrata sul lavoro, sulla scoperta di divi e sulla promozione di pellicole memorabili. Lucherini aveva portato in Italia la figura dell’addetto stampa delle star: era geniale, attento, colto, istrionico.
Lucherini con Tornatore nell’impegno dei film restaurati della Philip Morris
Aveva inventato uno stile molto personale, costituito da trovate, scandali veri o presunti, colpi di scena: tutto studiato per dare attenzione al nome e alla pellicola del momento. Per almeno 60 anni re dello showbiz, non è stato mattatore solo di innumerevoli stagioni romane. Aveva dei familiari stretti nel capoluogo piceno, che raggiungeva frequentemente per prendere parte agli eventi mondani più prestigiosi, tra le feste del circolo cittadino e le cene al Caffè Meletti. Chiamato in città dalla sua amatissima cugina, l’ascolana Gabriella Panzini, era facile vederlo al centro di ricevimenti con personaggi locali più in vista.
Lucherini con la Cardinale sul set de “I Delfini”
Talmente ammiratore delle Cento Torri e dei suoi abitanti che, alla vigilia del 40esimo anniversario del film “I Delfini”, volle organizzare lui stesso la proiezione in città per conto dell’associazione Philip Morris, marchio che aveva restaurato il leggendario film di Citto Maselli, girato nel capoluogo pieno nel 1960. Accadde nell’inverno 1999, grazie ad un vero e proprio evento, che fu organizzato davanti ad 800 spettatori all’interno del teatro Ventidio Basso. Quella sera Lucherini tornò molti anni dopo dall’ultima volta nella “sua” Ascoli, felice di aver potuto organizzare in teatro questo grande e affollato evento, nel luogo in cui molti decenni prima era stato un vero habituè, a proposito di esclusivi soireè danzanti, spesso vissuti in maschera.
Tomas Milian sul set de “I Delfini” mentre firma autografi alle ammiratrici ascolane. Lucherni era il suo agente
Era felice anche perché era riuscito, dopo tanto tempo, a riportare nel capoluogo piceno una delle bellissime protagoniste del film di Maselli, la sua amica Anna Maria Ferrero, allora nel cast nel ruolo di Marina. L’aveva convinta a lasciare per due giorni Parigi, dove viveva da tempo e riscoprire, godersi di nuovo la location marchigiana, facendosi accompagnare da suo marito Jean Sorel. Sorrisi, abbracci, il rincontro con tanti volti amici di un tempo e la soddisfazione di aver visto rinascere una pellicola che aveva sempre amato, in grado di descrivere un ambiente, una società, una città che forse non era mai veramente cambiata in tutti quegli anni.
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