La protesta del personale penitenziario: «Il reparto Atsm è un mattatoio di diritti»

ASCOLI - Sit-in congiunto davanti alla Casa Circondariale: sindacati uniti per denunciare condizioni di lavoro insostenibili e mancate tutele
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Protesta congiunta dei sindacalisti di Polizia Penitenziaria al carcere di Ascoli

 

 

Si è svolta davanti alla Casa Circondariale di Ascoli Piceno, la prima di tre giornate di mobilitazione promosse dal personale di Polizia Penitenziaria in stato di agitazione. Il sit-in, organizzato congiuntamente dalle sigle sindacali Sappe, Sinappe, Osapp e Uilpa ha rappresentato un momento di protesta civile e compatta contro le gravi criticità che affliggono l’istituto.

La mobilitazione – che proseguirà con ulteriori azioni pacifiche come l’auto-consegna e l’astensione dalla mensa – nasce dalla necessità di denunciare le condizioni lavorative giudicate non più sostenibili, unite a una crescente percezione di insicurezza e svilimento della dignità professionale.

Nel mirino della protesta soprattutto la situazione del reparto Atsm, definito dai rappresentanti sindacali un vero e proprio “mattatoio di diritti”. Secondo i manifestanti, il reparto psichiatrico non solo non rispetta i parametri minimi di sicurezza, ma compromette anche i diritti fondamentali dei detenuti con disagio psichico e mette a rischio l’incolumità del personale di sorveglianza. Le carenze strutturali e organizzative del reparto, denunciano, ne fanno un luogo ingestibile e dannoso sia per gli operatori che per gli stessi internati.

Altro punto critico riguarda il mancato trasferimento di detenuti violenti, protagonisti di aggressioni e atti di insubordinazione. La mancata gestione amministrativa di tali casi, secondo i sindacati, sta generando un clima di frustrazione e impotenza all’interno dell’Istituto, con ricadute dirette sulla sicurezza complessiva.

I promotori della protesta fanno sapere che la mobilitazione continuerà nei prossimi giorni con la stessa determinazione, convinti che solo attraverso l’unità e la responsabilità condivisa si possano ottenere i cambiamenti necessari per tutelare la sicurezza, i diritti e la dignità di chi lavora ogni giorno all’interno del sistema penitenziario piceno. Presente anche la consigliera regionale Monica Acciarri.


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