di Elena Minucci
Eleganza, bellezza e fascino: saranno questi gli ingredienti principali che renderanno ancora più suggestivo il corteo di domenica 3 agosto, in onore del patrono Sant’Emidio.
Nel grande “esercito” di donne, oltre alle dame, guerriere, e castellane, spiccano le nobildonne del gruppo comunale, figure simboliche all’interno della rievocazione storica. Quest’anno le protagoniste dell’edizione numero 100, saranno Priscilla Orsini, Francesca Giovannozzi, Nicoletta Montani, Beatrice Campanella e Arianna Bruccoli. Cinque volti diversi accomunati da un unico denominatore: l’amore per la città e per la Quintana.
Sarà Priscilla Orsini la nobildonna che affiancherà il Magnifico Messere, il sindaco Marco Fioravanti nel corteo di domenica, un ruolo di prestigio riservato alla “prima donna” dell’edizione 2025. Studentessa in Economia e Management alla Luiss di Roma, Priscilla è attualmente impegnata in uno stage presso il Ministero delle Imprese e del made in Italy. Nel mondo della Quintana è un volto già noto e questa sarà la sua quarta partecipazione: per lei, è molto più di una rievocazione ma una vera e propria passione di famiglia. Dopo ben vent’anni da quando la mamma ha sfilato come dama nell’agosto del 2005, quest’anno sfilerà anche lei nel corteo come nobildonna. E chissà, magari un giorno la vedremo anche lei in veste di dama.
Priscilla Orsini
«Da ragazzina ho sfilato come ancella in tre edizioni per il sestiere di Porta Romana e ho partecipato a due trasferte – racconta -. Se prima avevo vissuto questa esperienza con spensieratezza, oggi, consapevole del ruolo che mi è stato affidato, provo una grande emozione. Sono grata per essere stata scelta come Nobildonna del Magnifico Messere – racconta – Ringrazio la mia famiglia per avermi trasmesso l’amore per la Quintana, da mia nonna, mia madre, le mie zie, fino ai miei fratelli, che da bambini erano piccoli sbandieratori, ho respirato le emozioni che solo la Quintana può dare».
Questa sua partecipazione la dedica a delle persone speciali: «Un pensiero lo rivolgo alla mia famiglia, sempre pronta a sostenermi, e in particolare a mio figlio Leonardo, che seppur non abbia ancora compiuto tre anni, mi ha già superato come partecipazioni alla Quintana: per ben cinque edizioni, accompagnato dal papà, Piergiorgio Travaglini, capo degli sbandieratori di Porta Tufilla, ha sfilato dalla sede del sestiere a Piazza Ventidio Basso per il raduno prima del corteo».
Francesca Giovannozzi
Francesca Giovannozzi sarà la nobildonna di Santa Maria Intervineas. Ventuno anni, vive ad Ascoli, e frequenta il quarto anno di Scienze della Formazione Primaria presso l’Università di Macerata. Fin da bambina, nutre il sogno di diventare maestra della scuola primaria, una vocazione che nasce dal suo amore per i bambini. Nel mondo della Quintana è un volto già noto: ricopre da qualche anno il ruolo di chiarina del sestiere di Porta Solestà.
«La Quintana è parte integrante della mia vita: un legame nato quando ero piccola, osservandola con meraviglia dagli spalti, e cresciuto anno dopo anno, fino a diventare oggi una parte viva della mia identità – dice – Oggi ho l’onore e l’emozione di rappresentare il mio sestiere, che porto nel cuore con profondo orgoglio. È un grande onore per me, ricoprire il ruolo di nobildonna per il mio comune, sogno che custodivo profondamente. Questa meravigliosa passione per la Quintana ci unisce tutti: è un sentimento intenso, difficile da spiegare a parole, ma che si avverte nel profondo. È storia, è orgoglio, è identità. Desidero, con il cuore, ringraziare la mia straordinaria città, che con passione, competenza e dedizione continua a far vivere, anno dopo anno, questa rievocazione storica così ricca di valori, tradizione e coraggio. Dedico questa preziosa esperienza alla mia famiglia e al mio fidanzato: le persone che mi sostengono ogni giorno con amore incondizionato e che credono in me, sempre».
Nicoletta Montani sarà la nobildonna del quartiere di Sant’Emidio. Nella vita è un medico di medicina generale, professione che ha ha scelto di esercitare fin da giovane, spinta da una vocazione per la cura delle altre persone. Oggi esercita ad Ascoli, con dedizione e amore, mettendosi in costante relazione con gli altri, in un rapporto umano sincero e basato sull’ascolto e il rispetto reciproco.
Nicoletta Montani
Nel corso della sua carriera, Nicoletta ha avuto l’opportunità di ricoprire diversi ruoli nell’ambito sanitario, coordinando anche le Usca e altri servizi territoriali, esperienze che hanno arricchito il suo percorso professionale. Nel tempo libero ama viaggiare e scoprire luoghi nuovi: la curiosità è per lei il costante motore che la spinge a partire ogni volta, alla ricerca della bellezza nascosti nei paesaggi e nei volti delle persone che incontra. Proprio per questo la chiamano “la donna con la valigia in mano”. Condivide la sua vita con coloro che danno valore al suo tempo: il fidanzato, la famiglia, gli amici e la sua adorata cagnolina Cherie.
Anche Nicoletta non è un volto nuovo nella Quintana: anni fa ha ricoperto il ruolo di castellana di Ripaberarda, un momento ricco di emozioni che porta nel cuore.
«Fu un’esperienza intensa e coinvolgente, che mi permise di entrare nel cuore di questa straordinaria rievocazione storica – racconta – Provo sincera gratitudine e profonda emozione essere stata scelta per ricoprire il ruolo di Nobildonna. Ascoli è una città intrisa di storia e di tradizioni radicate, che rappresentano un autentico sentimento di appartenenza e di orgogliosa fierezza per le proprie origini. Accolgo questo incarico con grande rispetto e senso di responsabilità, nella speranza di onorarne appieno il significato. La Quintana è una cosa seria: non è solo una festa, ma un atto d’amore collettivo verso le proprie radici. È la testimonianza vivente di una tradizione che si rinnova nel tempo, sostenuta dal rispetto e dalla passione del suo popolo. A questa magia spero di poter dare il mio contributo, incarnandone con grazia e autenticità i valori più profondi».
Beatrice Campanella sarà la nobildonna del quartiere di San Venanzio. Studentessa al liceo delle scienze umane Stabili Trebbiani, è la nobildonna più giovane dell’edizione 2025 della Quintana di Ascoli e forse di tutte le edizioni quintanare.
Anche lei non è nuova nel mondo della Quintana, pur avendo solo 17 anni.
Beatrice Campanella
«Ho già sfilato più volte per il sestiere di Porta Tufilla come damigella, un’esperienza che porto nel cuore con grande affetto – afferma – Adesso sfilare come nobildonna nel gruppo comunale, è per me un’emozione immensa, un sogno che si realizza. La Quintana rappresenta qualcosa di molto profondo e coinvolgente, una tradizione che sento viva nel cuore fin da bambina. Ogni volta che sento lo squillo delle chiarine e il suono dei tamburi provo un’emozione intensa, come se fosse la prima volta: mi viene la pelle d’oca. Entrare a far parte del Gruppo Comunale ha un significato speciale, perché per me significa rappresentare l’intera città e non solo il proprio sestiere».
«Credo che il gruppo comunale racchiuda il cuore più vero della nostra storia e della nostra identità – prosegue -. Indossare gli abiti storici è un grande motivo di orgoglio: significa dare vita a un pezzo del nostro passato. La passione per la Quintana mi è stata trasmessa dai miei genitori, che mi hanno insegnato ad amare e rispettare le nostre tradizioni. Sfilare oggi è anche un modo per restituire, con gratitudine, tutto ciò che questa manifestazione mi ha sempre fatto sentire. Dedico quest’esperienza alla mia famiglia, che è la mia forza e la mia ispirazione. Un pensiero lo rivolgo ai giovani come me, con cui condivido il sogno di costruire una città più giusta, unita e piena di speranza. Dalla mia famiglia ho imparato l’amore e l’attenzione verso gli altri, valori che porto anche nella mia comunità, perché ciò che nasce in casa può diventare un dono per tutti».
Arianna Bruccoli sarà la nobildonna del quartiere di San Giacomo. Diciotto anni, si è diplomata quest’anno al liceo linguistico, e adesso si prepara a iniziare il suo percorso universitario di psicologia. Milanese d’origine ma ascolana nel cuore, dedica la sua prima esperienza alla Quintana al nonno ascolano, Domenico Stefanelli ed è proprio per lui che quest’anno parteciperà per la prima volta nel corteo.
Arianna Bruccoli
«Questo mio esordio è un regalo rivolto al mio nonno, che ha sempre fatto di tutto per trasmettermi il suo amore per questa città e questa bellissima tradizione – afferma – Mi sento molto onorata di poter prendere parte a questa celebrazione, fin da piccola mio nonno mi raccontava di quando lui partecipava come sbandieratore per Porta Solestà e seguendo il suo esempio, spero di poter rendere degnamente omaggio alla città che tanto ama».
Nel tempo libero, Arianna si dedica alla lettura, soprattutto di libri in inglese, pratica il karatè, la recitazione e fa parte di un gruppo di teatro amatoriale.
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