Castelli replica al Fatto e ai parlamentari Pd: «Basta mistificazioni, il cratere sta rinascendo»

POLEMICA - Il senatore e commissario alla ricostruzione risponde dopo l'articolo inchiesta del quotidiano sulla gestione del post sisma e sulle spese effettuate dalla struttura: «I dati parlano chiaro dopo anni di false partenze. Il Governo ci ha assegnato risorse ulteriori per rilanciare i territori a livello immateriale: dovremmo nascondere l’avvio dei cantieri o la riapertura, attesa da anni, di scuole e municipi?». Bordate anche per i deputati Curti e Manzi
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«L’aria elettorale sta facendo brutti effetti, confondendo dati e mistificando la realtà sulla pelle delle comunità ferite dal sisma 2016-2017».

Guido Castelli

 

Così il senatore Guido Castelli, commissario straordinario alla ricostruzione e riparazione post sisma centro Italia, riferendosi all’articolo relativo alle spese effettuate dalla Struttura commissariale ed alla presunta lentezza della ricostruzione comparso su “Il Fatto quotidiano” e alle «pretestuose polemiche riproposte da due parlamentari Pd delle Marche», vale a dire Augusto Curti e Irene Manzi del Pd (leggi qui).

 

«Come ho scritto al direttore del Fatto Quotidiano, in riferimento all’articolo pubblicato oggi – precisa Castelli – la ricostruzione del centro Italia non langue affatto. Anzi. L’accelerazione rilevata nella ricostruzione privata negli ultimi due anni ha riscontrato una progressione costante, segnalata oggettivamente dalle liquidazioni effettuate alle imprese che lavorano nei cantieri della ricostruzione privata (fonte Cdp). Dopo anni di false partenze, negli ultimi 24 mesi abbiamo messo a terra il 60% delle risorse erogate complessivamente in nove anni. Lo stesso possiamo dire per la ricostruzione pubblica. Nel 2023 il 33% degli interventi non era stato nemmeno avviato. Oggi il 98% delle opere programmate, sia nella forma ordinaria che speciale, è in corso. Nei primi quattro mesi del 2025 sono stati avviati 439 cantieri sui 1200 attesi entro l’anno».

Augusto Curti, deputato Pd

 

Castelli inoltre aggiunge: «Nell’articolo – per quanto concerne la lista (comunque imprecisa e approssimativa) delle spese per eventi, guide e comunicazione – si omette di ricordare che all’atto della mia nomina (che non prevede compenso), il Governo ha voluto aggiungere alla funzione di Commissario alla ricostruzione anche quella connessa alla riparazione sociale ed economica dei territori danneggiati dalla sequenza sismica. Ed è proprio sulla scorta di questa fondamentale “seconda missione” – quella della ricostruzione immateriale – che alla struttura commissariale sono state attribuite risorse ulteriori ed aggiuntive rispetto a quelle stanziate per la ricostruzione fisica».

 

«Così è stato nel caso del Dipartimento delle Politiche giovanili per il “Festival della Tornanza” dedicato alle politiche demografiche cui si riferiscono gran parte delle voci di spesa citate nell’articolo, o nel caso della strategia finalizzata alla promozione dei “Cammini della rinascita” che si è deciso di sostenere, tra le altre cose, producendo anche una guida che interessa le quattro regioni del sisma. Azioni, eventi e momenti di riflessioni che integrano e corroborano il programma socio-economico NextAppenino finanziato per quasi 2 miliardi di euro (fondi PNC/ PNRR)».

 

Il senatore inoltre precisa: «Posto che – con buona pace dei parlamentari Pd – tutti gli affidamenti effettuati sono ineccepibili sotto il profilo della legittimità, sia contabile che amministrativa, mi pongo una domanda: è giusto o no condividere con una popolazione che si sta rialzando gli esiti di una manovra così significativa per il rilancio dei territori danneggiati dal sisma? Dovremmo nascondere l’avvio dei cantieri o la riapertura, attesa da anni, di scuole e municipi? Dobbiamo fare conoscere o no le bellezze del nostro territorio a turisti, pellegrini e visitatori dopo anni di oblio? Sono queste le scommesse che ci stanno a cuore: ricostruire le case e contrastare lo spopolamento, creando ricchezza e lavoro».

 

«In ogni caso è fondamentale il ruolo dei giovani e delle comunità – continua Castelli -. Senza comunicazione sarà possibile far conoscere i bandi per i giovani e per l’autoimprenditorialità che impegneranno la Struttura commissariale e il Governo (in particolare il Ministero del Lavoro) per il prossimo autunno? Comunicheremo ancora, ogni volta che sarà opportuno per vincere le scommesse che abbiamo intrapreso. I segnali positivi già ci sono. Grazie ai progetti di NextAppennino e alla ricostruzione finalmente sbloccata i nuovi posti di lavoro: tra il 2024 e il 2022 sono aumentati del 12,4% nell’area del cratere ristretto. Nel complesso l’occupazione è cresciuta del 6,6% (2024 versus 2022)».

 

«Noi non siamo tra quelli che tifano per un’eutanasia delle aree interne, anzi, vogliamo tracciare percorsi di rinascita sociale ed economica, oltre che garantire i doverosi processi di ricostruzione edilizia – conclude Castelli – . Lo sforzo che abbiamo messo in campo con le Regioni e i Comuni (senza distinzione di colore politico o collocazione geografica) registra tra l’altro una grande concordia istituzionale. Respingo quindi al mittente le strumentalizzazioni dei parlamentari Pd che, per mero calcolo elettoralistico, cercano di turbare quel clima fatto di stima, cooperazione e sinergia che ha consentito i recenti progressi della ricostruzione. Un clima che viene testimoniato giornalmente anche dai sindaci della loro parte politica. Se Manzi e Curti frequentassero un po’ più il territorio, se ne renderebbero conto. Ma forse è chiudere troppo. Io, per parte mia, continuerò a farlo giorno dopo giorno, con costanza e dedizione. Esattamente come faccio da anni».

 

Ricostruzione, Curti e Manzi (Pd): «Castelli spende oltre un milione per eventi e spot, ma i cantieri restano fermi»


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