Ricostruzione, Curti e Manzi (Pd): «Castelli spende oltre un milione per eventi e spot, ma i cantieri restano fermi»

L'INTERVENTO dei deputati Pd e del candidato alle regionali Ameli dopo l'inchiesta pubblicata da Il Fatto Quotidiano: «Chiederemo conto di ogni spesa e di ogni progetto. I soldi destinati a sanare ferite profonde non possono diventare strumenti per fare campagna elettorale»
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«C’è chi la ricostruzione la racconta, e chi invece prova a farla davvero». Così i deputati marchigiani del Partito Democratico, Irene Manzi e Augusto Curti, attaccano la gestione del commissario straordinario alla ricostruzione post-sisma, Guido Castelli, commentando un’inchiesta pubblicata oggi da Il Fatto Quotidiano.

Il commissario Guido Castelli e l’onorevole Augusto Curti

 

Secondo quanto riportato dal quotidiano, il commissario avrebbe autorizzato spese per oltre 1,27 milioni di euro in attività di comunicazione, eventi, festival, cammini poetici e guide turistiche, a fronte di una situazione ricostruttiva che, denunciano i parlamentari dem, «resta drammaticamente in stallo».

 

«Una gestione – dichiarano Manzi e Curti – che sembra più orientata all’autopromozione in vista delle elezioni regionali che a restituire dignità e futuro ai territori colpiti dal terremoto del 2016. Castelli ha trasformato la ricostruzione in una passerella personale».

 

Il confronto con il precedente commissario, Giovanni Legnini, è definito dai due deputati come «impietoso»: «Con lui c’erano dialogo, trasparenza e concretezza. Le amministrazioni locali venivano coinvolte, i cittadini sentivano la presenza delle istituzioni. Oggi, invece, assistiamo a un accentramento dannoso».

Francesco Ameli

 

I due parlamentari annunciano iniziative parlamentari per fare chiarezza sull’impiego dei fondi pubblici: «Chiederemo conto di ogni spesa e di ogni progetto. I soldi destinati a sanare ferite profonde non possono diventare strumenti per fare campagna elettorale. Serve una svolta netta nella gestione della ricostruzione».

 

Sulla stessa linea anche Francesco Ameli, segretario provinciale del Pd del Piceno e candidato alle prossime elezioni regionali, che dopo una tappa ad Arquata del Tronto denuncia: «A nove anni dal sisma, la ricostruzione è ancora un miraggio. Mentre oltre 12.000 pratiche restano ferme, il commissario Castelli spende 1,27 milioni in comunicazione e propaganda. È uno schiaffo a chi vive ancora tra le macerie».

 

Ameli punta il dito anche contro la gestione politica generale: «Si tagliano fondi essenziali e si finanziano mostre e festival. Serve un cambio di passo radicale: non si può attendere un decennio per avere una casa».


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