Non si placano le polemiche dopo l’inchiesta del Fatto Quotidiano che ha posto l’accento sulle gestione della ricostruzione post sisma e delle spese effettuate dalla struttura guidata dal commissario Guido Castelli.
Dopo l’articolo, si sono levate voci di critica pesante da parte del Pd, coi deputati Manzi e Curti in prima fila (leggi qui), mentre Castelli ha precisato la sua posizione (leggi qui). Oggi è il turno però di alcuni sindaci del cratere piceno che difendono l’operato del commissario; prima il sindaco di Castignano Fabio Polini (leggi qui), non uno propriamente di centrodestra, poi Domenico Sacconi di Comunanza ed Emiliano Sciamanna di Roccafluvione.
«I sindaci giudicano l’operato dei rappresentanti istituzionali non per appartenenza politica, ma per i risultati concreti. E Castelli ha dimostrato competenza, ascolto e capacità di azione», afferma Sacconi.
«Grazie alla semplificazione burocratica e all’impegno dell’Usr, la ricostruzione post-sisma ha finalmente preso slancio, con cantieri attivi, edifici riqualificati e segnali tangibili di ripresa – continua- . Oltre alla ricostruzione edilizia, Castelli ha promosso una visione più ampia, puntando sulla rigenerazione economica e sociale delle aree interne e sulla valorizzazione del cratere sismico. Criticare questi sforzi è un errore che offende non solo il commissario, ma anche le nostre comunità e i tanti che ogni giorno lavorano per il rilancio del territorio».
«Sul campo, il giudizio sull’operato di Castelli è pressoché unanime: ha saputo costruire una sinergia autentica con i sindaci del cratere, senza distinzione politica, mettendo sempre al primo posto i bisogni dei territori. Castelli è un politico – ma ancor prima un uomo – che si è messo a disposizione dell’intera area cratere, senza alcuna distinzione o “amichettismi”, e con impagabile spirito di servizio. Lo vediamo tutti e tutti i giorni sfrecciare da un lato all’altro del cratere, porsi costantemente all’ascolto degli amministratori e dei territori. Questo ha portato risultati economici e sociali importanti in tutti i Comuni».
Sacconi invita a non strumentalizzare in chiave elettorale l’impegno di chi opera sul campo, bollando la cosa come “gesto irresponsabile”: «Castelli rappresenta quella buona politica di cui i cittadini hanno bisogno. Gli attacchi ricevuti dimostrano quanto il suo lavoro stia dando fastidio a chi preferisce la polemica ai fatti».
«In questi ultimi due anni, la ricostruzione pubblica e privata ha fatto passi avanti significativi. Ora che la strada è quella giusta, dobbiamo evitare che il clima elettorale destabilizzi un percorso finalmente efficace», afferma invece Emiliano Sciamanna.
«Sono sindaco dal giugno 2024 e da allora, insieme con i miei colleghi (al di là delle appartenenze politiche), lavoriamo incessantemente in cooperazione e sinergia con l’obiettivo comune di aggiungere alla ricostruzione materiale anche una rigenerazione del tessuto sociale ed economico dei nostri martoriati territori – continua -. Sono convinto che questa sia la strada giusta, anche sul contrasto allo spopolamento e l’aiuto alle generazioni del “ritorno e della restanza” dei nostri luoghi, con la speranza di una sana rinascita sociale ed economica per la quale è stato vitale lo stanziamento di ulteriori risorse».
Il primo cittadino di Roccafluvione sottolinea l’importanza della cooperazione: «Stiamo lavorando per una rinascita non solo materiale ma anche sociale, contrastando lo spopolamento e sostenendo chi sceglie di restare o tornare nei nostri territori».
Infine, l’appello: «Abbiamo bisogno di continuità, non di polemiche sterili. La ricostruzione è concreta, e va protetta da chi cerca visibilità a scapito della realtà dei fatti».
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