Centro Agroalimentare delle Marche: bilancio in utile per il sesto anno consecutivo

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Approvato il bilancio del Centro Agroalimentare delle Marche

Nella mattina di ieri, 11 agosto, l’assemblea dei soci del CaaMCentro Agroalimentare Piceno ha approvato all’unanimità il bilancio di esercizio 2024 che fa registrare un utile per il sesto anno consecutivo. «Il bilancio dell’esercizio 2024 si è chiuso con un risultato positivo – ha commentato la dottoressa Francesca Perotti amministratore delegato del CaaM Centro Agroalimentare delle Marche – grazie all’impegno ed alla costanza del consiglio di amministratori e di tutti gli organi di controllo e dei collaboratori dell’ente».

 

L’utile netto è pari a 2.764 euro. Questo risultato è stato raggiunto anche grazie ai ricavi derivanti dall’investimento realizzato dal CaaM per l’efficientamento energetico. «Si evidenzia – ha spiegato l’ad Perotti – che l’autoproduzione di fotovoltaico ha consentito di contenere le oscillazione dei prezzi dell’energia in maniera significativa, con ciò fornendo ulteriore sostegno alle aziende insediate nel CAAM, specificando che gran parte hanno all’interno una cella refrigerata». Dall’assemblea è emerso chiaramente come il CaaM spa si trovi in condizioni di equilibrio finanziario e riesce regolarmente a far fronte ai propri impegni economici.

 

«Sin dall’inizio dell’esercizio precedente il cda – ha spiegato il presidente, avvocato Paolo Vulpiani al fine di raggiungere risultati positivi di bilancio, ha pensato, organizzato e perseguito idonee linee guida per meglio organizzare le attività del Centro Agroalimentare Piceno Spa. Tali indirizzi di gestione hanno l’obiettivo di perseguire tre livelli di equilibrio. Il primo è quello economico ovvero la differenza positiva fra componenti positivi di redditi rispetto ai componenti negativi. Il secondo è quello patrimoniale dato dal rapporto esistente fra gli investimenti in essere (attività) e le relative fonti di finanziamento (passività e capitale proprio). Il terzo è finanziario con la differenza fra entrate ed uscite di disponibilità liquide. Tutto ciò garantisce e garantirà un assetto organizzativo ed un equilibrio economico-finanziario che permette, già da ora, di gestire criticità e consente di tutelare l’azienda stessa, il proprio valore aziendale, la sua continuità ed il proprio patrimonio».

 

Analizzando le linee guida del CaaM, l’ad Perotti ha detto: «Le linee guida possono essere sintetizzate con la prosecuzione dell’ottenimento dei benefici derivanti dagli investimenti fatti per l’efficientamento energetico nel CaaP, di cui al Project-Financing. I lavori previsti nell’appalto sono stati ultimati. Inoltre, stiamo proseguendo nella cooperazione con Italmercati: una Rete d’Imprese finalizzata a restituire centralità ai mercati e agli operatori, garantendo l’accrescimento dell’impatto delle singole imprese attraverso una rappresentanza unitaria dei Mercati aderenti alla rete, nonché presso le istituzioni nazionali e comunitarie. Il tutto al precipuo scopo di ottenere il riconoscimento delle peculiarità e della funzione strategica di tutela e di controllo dei prodotti commercializzati nei Mercati agroalimentari nella filiera alimentare e distributiva nazionale e internazionale».

 

Il Centro Agroalimentare delle Marche svolge anche un importante funzione sociale descritta ampiamente nel Bilancio Sociale. L’anno 2024 per il Centro Agroalimentare è stato significativo essendo il terzo anno in cui la società ha redatto su base volontaria il bilancio di sostenibilità. Si sono susseguiti importanti risultati positivi, sia legati alla sostenibilità, sia per la messa a terra di importanti investimenti economici e strutturali di importi considerevoli effettuati sempre con l’ottica del rispetto degli obiettivi dell’Agenda 2030.

 

«Dal Bilancio Sociale emerge chiaramente – ha commentato Vulpiani – come il CaaM sia attualmente in grado, dopo aver stabilizzato la componente economica, di sviluppare, programmare per il futuro, una serie di azioni ed atti volti alla sostenibilità del Centro, in una nuova ottica ambientale e sociale. Ricordiamo che il Centro Agroalimentare è un bene pubblico, appartiene ad ogni singolo cittadino e per tale motivo deve essere preservato, tutelato e deve restituire al cittadino benefit sotto molteplici aspetti. Infine, in vista dell’inserimento delle Marche tra le regioni della Zes e quindi il Centro potrà diventare anche un importante punto di riferimento per lo sviluppo delle imprese esistenti e l’apertura di nuove realtà aziendale create soprattutto da giovani che potranno usufruire delle agevolazioni previste dalla norma».


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