Tra i boschi e le vette dei Monti Sibillini, nel cuore del comune di Montefortino, sorge il villaggio turistico di Colmartese, un tempo meta ambita da famiglie e villeggianti, oggi in parte trascurato e, in diversi casi, abbandonato. Un luogo che conserva il ricordo di estati vissute all’aria aperta, ma che oggi mostra i segni di un lungo silenzio amministrativo.
A seguito dell’articolo pubblicato il 29 aprile scorso (leggi qui), in cui il sindaco Domenico Ciaffaroni affermava che «negli anni il Comune ha sempre investito tantissimo nell’area», diversi proprietari di immobili presenti nel villaggio – che conta oltre 100 casette – hanno espresso il loro disappunto.
«Non tanto per contestare l’amministrazione, quanto per chiedere risposte concrete a problematiche segnalate da tempo e mai risolte. Il 23 agosto del 2024 abbiamo protocollato una lettera indirizzata al sindaco, elencando una serie di criticità che affliggono l’area da anni. Da allora, nessuna risposta è arrivata, né nei fatti né nelle parole», spiegano.
Le immagini allegate alla segnalazione parlano da sole: tombini ostruiti da vegetazione e detriti, pozzetti rotti e privi di protezione, una balconata pericolante, l’unica fontanella del parco chiusa e sommersa dal verde, tavoli e pali della luce fatiscenti, campi da bocce distrutti, un bombolone del gas abbandonato, marciapiedi rotti e rifiuti da discarica non raccolti.
«La raccolta dei rifiuti viene eseguita in maniera discontinua, con il risultato che i bidoni sono spesso stracolmi e maleodoranti, rendendo impossibile depositare ulteriori rifiuti, l’illuminazione pubblica è insufficiente in alcuni punti, diversi lampioni presentano pali arrugginiti e pericolanti», è la prosecuzione.
«La speranza è che il recente via libera al ripristino dell’area sportiva, come annunciato dal commissario alla ricostruzione Guido Castelli, possa rappresentare un punto di svolta – concludono i proprietari -. Castelli è stato l’unico a “metterci la faccia”, e molti confidano nella sua sensibilità per dare nuovo impulso alla rigenerazione degli spazi verdi e urbani. Non vogliamo fare crociate contro nessuno ma sentirci ascoltati, rispettati nei nostri diritti e doveri. Sentiamo il desiderio e la necessità di non essere trattati come cittadini di serie B, considerando che ottemperiamo regolarmente al pagamento di tributi quali Tari ed Imu. Vogliamo tornare a vivere Colmartese come luogo di comunità, non come periferia dimenticata».
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