Ferragosto, Ascoli piena di turisti: boom per musei, visite guidate e specialità locali (Foto)

FLUSSI in crescita nel capoluogo piceno secondo operatori e guide: bene la Pinacoteca, il Forte Malatesta e il Caffè Meletti, ma il 30% di bar e ristoranti resta chiuso per ferie
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di Filippo Ferretti

Una città che pulsa. Secondo gli operatori cittadini – turistici, culturali e commerciali – il Ferragosto nel capoluogo piceno vede presenze in crescita. A parlare sono i numeri registrati nei musei, nelle strutture ricettive e presso le attività di ristorazione: tutti ad evidenziare flussi confortanti, in aumento rispetto alle edizioni degli ultimi anni.

La giornata di oggi, in particolare, 15 agosto, ha portato sino ad Ascoli tanti turisti ansiosi di vedere le bellezze storico-artistiche del centro, apprezzare le specialità tipiche e scoprire gli angoli paesaggistici più caratteristici del territorio.

Dallo staff dell’Ufficio di Informazione Turistica di piazza Arringo fanno sapere che «le numerose centinaia di persone affluite per conoscere Ascoli nelle ultime ore, da una parte, si sono rivolte alla scoperta delle Cento Torri in bike noleggiate proprio presso l’Arengo e dall’altra si sono mosse in visita presso il cuore cittadino mediante passeggiate a piedi con la guida o con il trenino turistico».

«Vogliono vedere i musei, i monumenti e apprezzare le specialità gastronomiche» affermano le operatrici della struttura, indicando un pubblico forestiero soprattutto italiano ma con un buon 30% di provenienza dal Nord Europa.

«Benissimo i musei, con la Pinacoteca in testa, tallonata dal Forte Malatesta e dalla Galleria d’Arte Contemporanea» spiega Fabio Bracchi della gestione della rete museale, sottolineando che la città stia andando controtendenza rispetto a ciò che accade altrove in questo momento.

«Sono soprattutto famiglie e coppie che vogliono conoscere Ascoli e arrivano col passaparola, stupendosi sempre di come cotanto patrimonio non sia famoso come dovrebbe» spiega Sara Giorgi, presidente Federagit Confersercenti Ascoli e Fermo, felice dei consensi da parte di tutti coloro che approdano nel cuore delle Cento Torri, ma facendo un appello agli amministratori affinché «piazza del Popolo non venga mai più in futuro violentata da bancarelle e stand fieristici».

Un pericolo, quello della piazza affidata ai mercati, di cui è certo anche Daniele Tagliabue, che da un mese sta curando l’attività e l’immagine dello storico Caffè Meletti. «Stiamo lavorando per accogliere al meglio il turista, che non può fare a meno di approdare nello storico bar stile liberty, con servizi più agili, orari più flessibili e la possibilità di poter mangiare anche in piazza» spiega il nuovo amministratore, certo tuttavia anche di voler «restituire il locale agli ascolani come accadeva in passato, grazie a varie iniziative che sono attualmente al varo».

Una rivoluzione che, in queste ore ferragostane, sta portando al “Meletti” non solo italiani ma anche tantissimi olandesi, tedeschi e francesi, con punte sorprendenti di americani, confermate dagli albergatori del centro, fino a tutto il weekend, caratterizzato da camere completamente prenotate.

E se i turisti dimostrano di puntare molto sull’anisetta, non si lasciano certo scappare le olive fritte, al vertice dei loro desideri, come indica il successo di “Ascoliva Festival” in piazza Arringo e la scelta effettuata nei ristoranti cittadini.

«Un’unica pecca: in questi giorni sono tante, troppe le attività in ferie e non è un atto d’amore al turismo» rivela un gruppo di visitatori provenienti dalla Lombardia, che davanti ai pienoni di alcuni locali hanno dimostrato di faticare a trovarne altri aperti in centro.

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