Svastica imbratta da anni la chiesa di San Francesco: indignazione tra i turisti

ASCOLI - Il simbolo nazista campeggia indisturbato nella nicchia del tempio gotico romanico e che guarda su Via D’Ancaria. I visitatori chiedono la rimozione: «Un oltraggio all’arte e alla fede»
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Lo sfregio nella nicchia della chiesa di San Francesco

di Filippo Ferretti

Ormai si può dire che faccia parte integrante dell’arredo urbano, visto che da anni fa mostra di sé, in una delle zone del centro storico di Ascoli tra le più frequentate. Eppure, non c’è estate in cui una comitiva, un turista, soprattutto coloro che sono particolarmente attenti a fotografare i beni monumentali del capoluogo piceno, non lanci una sorta di allarme in merito. E lo fanno non tanto per motivi legati a ideologie politiche, quanto all’affronto che andrebbe a persistere su una delle maggiori bellezze architettoniche della città, la chiesa monumentale di San Francesco.

Accade che nel cuore delle cento torri, all’interno di una delle nicchie del tempio gotico romanico  che si affaccia su Piazza del Popolo, a imporsi sia un’immagine realizzata con bombolette spray raffigurante una croce uncinata.

La chiesa di San Francesco affacciata su Piazza del Popolo

A far notare per l’ennesima volta questo particolare, che da tempo si offre agli occhi dei passanti all’inizio di Via D’Ancaria, ai lati di una chiesa la cui prima pietra risale al 1258, è stato un gruppo di visitatori provenienti da Reggio Emilia, dimostratisi stupiti di vedere questo segnale indisturbato sulle pareti di un capolavoro che, prima di essere un’opera d’arte rappresenta un messaggio di fede che dovrebbe meritare il massimo rispetto.

La nicchia imbrattata della chiesa di San Francesco

I turisti hanno provato a chiedere come possa essere possibile che nel tempo nessuno abbia sentito l’urgenza di rimuovere un simile simbolo, di cui è difficile, se non impossibile risalire al suo autore. Ora, il fatto in se non costituisce reato, perché nonostante la legge Scelba del 1952 introdusse nel nostro codice penale il reato di apologia del fascismo, secondo la dottrina corrente il semplice disegno di una svastica, seppur fatta in luogo pubblico, non può integrare da solo un tale reato.

Eppure, al di là di tali implicazioni, ai forestieri che hanno denunciato il fatto, alcuni dei quali grandi appassionati di storia dell’arte, non è stato facile convincersi che una città piena di storia e di meraviglie artistiche come quella di Ascoli possa conservare, preservare quasi, un simile gesto firmato da imbrattatori anonimi. Un vero sfregio nei confronti dell’esemplare più tipico tra le costruzioni religiose italiane dell’epoca in grado di fondere elementi romanici con quelli gotici.


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