Personale allo stremo, reparti e servizi in sofferenza: è così che l’Usb Ast di Ascoli Piceno descrive lo stato delle cose nella sanità picena, per il quale si richiede l’urgente assunzione di nuovo personale per far fronte al periodo più difficile dell’anno.
L’organizzazione sindacale denuncia ancora una volta una situazione organizzativa ormai insostenibile per il personale del comparto, «costretto a lavorare in condizioni sempre più gravose a causa della cronica carenza di personale e della totale assenza di un piano di assunzioni strutturato e tempestivo».
Scrivono Mauro Giuliani, Leonardo Pezzuoli, Amelia Falleroni e Serena Mignini: «Le certificazioni delle carenze organiche parlano chiaro: il turnover viene coperto solo parzialmente. Da una verifica effettuata sulle determine dell’Ast Ap nel periodo maggio–agosto 2025, risulta che l’Azienda ha perso e perderà entro fine agosto un numero significativo di unità. A partire dal 1° settembre, e proprio nel mese di massima pressione legata alle ferie estive, si registrerà una carenza aggiuntiva di 15 infermieri e 7 operatori socio-sanitari».
Alla luce di quanto sopra, il sindacato chiede con forza «l’immediato scorrimento delle graduatorie concorsuali per l’assunzione a tempo indeterminato di almeno 24 infermieri e 13 oss a copertura delle cessazioni e delle figure previste per l’Osco-Ap».
Inoltre si esorta la dirigenza dell’Ast a garantire «l’assunzione reale e tempestiva di infermieri e oss, in sostituzione integrale del turnover e per assenze a vario titolo per garantire la funzionalità dei servizi; l’attivazione di un piano straordinario e urgente di assunzioni stabili per tutte le figure del comparto in sofferenza, in particolare ostetriche, tecnici di Radiologia e di laboratorio, personale amministrativo, operatori tecnici e altre qualifiche le cui carenze, frutto di anni di uscite non sostituite, stanno mettendo in crisi interi settori».
Infine, scrivono i rappresentanti sindacali, «l’apertura di un confronto immediato per un piano straordinario di assunzioni e il rilancio delle condizioni di lavoro, a tutela della salute, della sicurezza e del benessere psicofisico delle lavoratrici e dei lavoratori».
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