Il Pronto Soccorso dell’ospedale di Ascoli
Quattro persone sono state colpite nei giorni scorsi da un’importante intossicazione da funghi e curate dal Pronto soccorso dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli.
I pazienti, arrivati con sintomi gravi di vomito incoercibile e dissenteria, hanno riferito ai sanitari di aver consumato funghi raccolti da uno di loro, serviti sia crudi che cotti durante un pranzo in un’abitazione privata.
Dopo aver stabilizzato i parametri clinici e accertato uno stato di disidratazione tramite esami ematici, i medici hanno contattato il Centro antiveleni di Roma. «Dal racconto di uno dei pazienti, che si dichiarava esperto di funghi – spiega Emanuele Aurelio, dirigente medico del Pronto soccorso che ha seguito due dei quattro casi – il sospetto iniziale era che si trattasse di Amanita falloide o Amanita virosa. Per questo, sentito il Cav, abbiamo iniziato la terapia con dosi elevate di acetilcisteina endovena e carbone attivo tramite sondino nasogastrico».
Considerata la necessità di grandi quantità di farmaco, la direzione sanitaria dell’Ast ha reperito ulteriori fiale grazie al servizio farmaceutico aziendale e alle scorte della Rianimazione di San Benedetto. Solo successivamente, con il miglioramento delle condizioni di uno dei pazienti, si è appurato che si trattava di una specie non velenosa ma altamente tossica. Tutti i pazienti, dopo le cure, sono stati dimessi e stanno bene.
«La maggior parte delle intossicazioni da funghi è determinata da mancanza di controlli, da raccolte effettuate in luoghi non idonei, oppure da errori durante la preparazione, anche in caso di specie commestibili – avverte l’Ast di Ascoli – È bene, dunque, non fidarsi ciecamente solo della propria esperienza, ma far controllare i funghi raccolti da un micologo del Dipartimento di prevenzione».
Anche il direttore generale dell’Ast, Antonello Maraldo, ha voluto lanciare un appello alla prudenza: «Fortunatamente tutto si è concluso per il meglio, ma invitiamo i cittadini a prestare la massima attenzione. Nel nostro Dipartimento di prevenzione è disponibile un micologo che, su appuntamento, analizza gratuitamente i funghi raccolti, valutandone la commestibilità. Mi complimento con il Pronto soccorso di Ascoli, con i medici di turno, la direzione sanitaria e il servizio farmaceutico per la tempestività. Una rete di servizi e professionisti che ha funzionato alla perfezione».
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