Incendio a Colli, Democraticamente Insieme: «Il Comune non si espresse sull’iter autorizzativo dell’impianto»

COLLI - Il gruppo consiliare attacca il sindaco Andrea Cardilli, rammentando che l'ente avrebbe potuto dire la sua in conferenza dei servizi
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Incendio a Colli, per Democraticamente Insieme il Comune avrebbe potuto dire la sua sull’iter di autorizzazione dell’impianto Adriatica Bitumi.

 

I consiglieri fanno notare, con un comunicato stampa, come il 9 agosto il sindaco Andrea Cardilli, intervenendo su Facebook, parlò dei tentativi fatti in passato per indurre alla delocalizzazione dell’impianto: «Non abbiamo avuto strumenti – ha sostenuto il primo cittadino – per incidere in maniera pesante su questa cosa».

 

«Parole forti – continuano i consiglieri nella loro nota stampa – che suonano però come tardiva propaganda, soprattutto se si considera che la verità dei fatti amministrativi racconta tutt’altro. Noi di Democraticamente Insieme ci siamo attivati immediatamente, contattando la Provincia di Ascoli Piceno e tutti gli organi preposti per avere informazioni puntuali circa l’iter autorizzativo dell’impianto. Ci è stato risposto che, in merito all’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) — obbligatoria per la ditta Adriatica Bitumi S.p.A., impianto ubicato in Via della Stazione — risulta quanto segue: “(…) non è comunque possibile fornire i pareri del Comune di Colli del Tronto, in quanto lo stesso Comune non ha espresso alcun parere nell’ambito dei rispettivi procedimenti di AUA, pur essendo stato convocato in tutte le conferenze di servizi asincrone (art.14-bis della L.241/90 e s.m.i.) e sincrone (art.14-ter della L.241/90 e s.m.i.); sono stati infatti acquisiti i pareri favorevoli dello stesso Comune, senza condizioni, ai sensi dell’art.14-bis, comma 4, e ai sensi dell’art.14-ter, comma 7, della L.241/90 e s.m.i.”».

 

Continuano i referenti del gruppo: «L’AUA (Autorizzazione Unica Ambientale) è un provvedimento che riunisce in un unico atto tutte le autorizzazioni ambientali necessarie per attività produttive a impatto ambientale, comprese emissioni in atmosfera, scarichi idrici e gestione dei rifiuti. I Comuni coinvolti hanno un ruolo attivo e fondamentale nel procedimento attraverso la partecipazione alle conferenze dei servizi, in cui possono esprimere pareri favorevoli, contrari o con prescrizioni. Il silenzio o la mancata risposta equivale, per legge, a un parere favorevole senza condizioni. Ebbene, il Comune di Colli del Tronto non ha mai espresso un parere formale né ha sollevato obiezioni nelle sedi istituzionali opportune. Di conseguenza, la Provincia — per legge — ha registrato un parere favorevole senza condizioni, rendendo di fatto impossibile ogni successiva revoca o blocco dell’autorizzazione da parte degli altri enti».

 

Per Democraticamente Insieme, quindi, il Comune avrebbe avuto in mano uno strumento fondamentale per dire la sua sulla questione.


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