Zes, Cesetti (Pd): «Regione Marche predisponga misure compensative per i Comuni esclusi»

ZES - Il consigliere si dice preoccupato per i nove comuni che non rientrano nell'ipotetica Zes e chiede alla regione di iniziare subito a valutare eventuali misure compensative, per evitare eventuali squilibri tra paesi limitrofi
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Fabrizio Cesetti

Riguardo all’ esclusione dalla zona Zes di alcuni comuni del Fermano (sul credito di imposta, ndr), in particolare quelli della zona della Valdaso, si è espresso anche il consigliere regionale del Pd, Fabrizio Cesetti.

«Condivido la preoccupazione dei nove sindaci dei Comuni del Fermano che resteranno esclusi dall’annunciata Zona economica speciale. Se, infatti, il disegno di legge presentato nei giorni scorsi ad Ancona dalla presidente del consiglio Giorgia Meloni è certamente un clamoroso bluff elettorale  ai danni delle imprese e dei lavoratori marchigiani, per i territori di Moresco, Petritoli, Monte Giberto, Monterubbiano, Lapedona, Monte Vidon Combatte, Montottone, Grottazzolina e Ponzano di Fermo, rimasti fuori dal perimetro dell’eventuale futura Zes, di sicuro è una beffa enorme. Questi, infatti, non potranno in nessun caso beneficiare delle agevolazioni previste, in quanto non compresi nella Carta degli Aiuti Italia varata dalla Commissione Europea, valida dal 1 gennaio del 2022 al 31 dicembre del 2027».

«Quando il presidente Acquaroli – aggiunge Cesetti – dopo essersi venduto il pacco vuoto della Zes, oggi firma l’ennesimo “pagherò” con cui promette che si adopererà per includere tutti i Comuni, non fa altro che gettare altro fumo negli occhi dei marchigiani. Modificare la Carta degli Aiuti Italia 2022-2027, infatti, richiede una trattativa con l’Unione europea e quindi tempi persino più lunghi di quelli previsti per l’approvazione della legge sulla Zes. Ciò significa che se anche il Parlamento dovesse davvero varare l’estensione alle Marche della Zona economica speciale, e ciò è tutto da provare, i Comuni che ne resteranno inevitabilmente esclusi subiranno un dannosissimo dumping territoriale, ovvero si troverebbero a subire la concorrenza dei Comuni confinanti che invece potranno favorire delle agevolazioni fiscali previste dal provvedimento. Ciò provocherebbe un autentico disastro, perché inevitabilmente porterebbe a un rapido impoverimento e spopolamento di quei territori, soprattutto quelli ubicati nelle aree interne, che assisterebbero impotenti al trasferimento delle attività produttive in altri comuni».

«Sarebbe fin troppo facile – conclude Cesetti – rilevare che se il centrodestra marchigiano avesse voluto davvero costruire un provvedimento funzionale al sostegno e al rilancio della nostro tessuto produttivo, evitando di cimentarsi in una mera marchetta elettorale, la giunta regionale si sarebbe attivata già nel 2021, anno in cui la Commissione europea approvò la Carta degli Aiuti a finalità regionale 2022-2027, per chiederne la modifica in senso inclusivo a favore dei Comuni rimasti fuori. D’altra parte, gli edifici si iniziano a costruire sempre dalle fondamenta. Ora, però, fatto il danno, si lavori al rimedio. Ancora prima che inizi la discussione del disegno di legge sulla Zes in Parlamento, la Regione Marche si prepari a predisporre un piano di misure straordinarie e compensative a sostegno dei Comuni esclusi dalle agevolazioni fiscali, da far entrare in vigore quando e se mai la Zes diventerà realtà».


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