“Cabaret Amoremio”, il litigio su Israele e Palestina diventa caso nazionale: la denuncia di “Grottammare C’è”

GROTTAMMARE - Il gruppo all'opposizione dell'amministrazione Rocchi reagisce duramente all'eco della notizia del diverbio tra lo storico membro della Gialappa's Band Marco Santin e uno spettatore
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Il litigio finisce sui quotidiani nazionali

 

di Edoardo Ciriaci

 

Il litigio sul conflitto israelo-palestinese tra Marco Santin della Gialappa’s Band e uno spettatore del Festival umoristico Cabaret Amoremio (leggi qui), che si è svolto a Grottammare l’1 e il 2 agosto, è diventato nelle ultime ore un vero e proprio caso nazionale. Seppur le cronache locali hanno tempestivamente raccontato lo scoppio del litigio che all’inizio sembrava quasi una scena organizzata, con qualche giorno di ritardo l’inaspettato accaduto si è conquistato le pagine dei più importanti quotidiani italiani.

Marco Sprecacè, consigliere comunale Grottammare

 

Marco Santin della Gialappa’s: Il 7 ottobre e Hamas sono tutte ca**ate: lite a Grottammare”, il titolo de La Stampa; simile quello del Corriere della Sera: “Lite con uno spettatore e polemiche sul web”. Una successione che ha innescato la dura reazione di “Grottammare C’è” con a capo Marco Sprecacè: «Cabaret Amoremio: la politica ha distrutto una manifestazione culturale di valore», si legge nel comunicato diramato sui social.

 

 

Il gruppo all’opposizione denuncia la trasformazione da festival di satira a palco per monologhi ideologici, sottolineando che «mentre l’amministrazione comunale si affretta a parlare di “successo”, il resto d’Italia assiste incredula a una figuraccia in diretta nazionale. Nessuna serata sold out, pubblico spaccato, critiche da ogni fronte. Il vero protagonista? Lo sfondamento politico in uno spazio che doveva essere per tutti».

Santin e Lipari sul palco

 

Per i membri di “Grottammare c’è” non può esserci cultura senza pluralismo, non può esserci satira senza libertà, e non può esserci successo dove regna la faziosità. «Condanniamo fermamente la violenza di ogni parte, sia quella indegna e ingiustificabile del governo israeliano che i crimini efferati di Hamas».

 

Marco Santin della Gialappa “Arancia d’Oro”, critiche dal pubblico durante la premiazione


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