Il senatore Guido Castelli
Riportiamo la risposta del commissario alla ricostruzione post sisma Guido Castelli alla lettera aperta del Consorzio “Ricostruire Pescara del Tronto 1”, con cui pochi giorni fa è stato rivolto un nuovo appello alle istituzioni per un vero e completo rilancio dell’area più colpita dal terremoto del 2016.
«Ho letto con attenzione la lettera del Consorzio Ricostruire Pescara del Tronto 1 e, in particolare, il passaggio “non solo case ma anime e cuore” – scrive il commissario – È una frase che sento e condivido profondamente: la ricostruzione non è un mero adempimento burocratico, ma un impegno umano e civile che riguarda la dignità delle comunità e la speranza delle persone.
Accanto alla ricostruzione materiale, stiamo portando avanti anche attività volte allo sviluppo e alla rinascita economica e sociale di questi territori. Ricostruire, infatti, non significa soltanto restituire abitazioni e infrastrutture, ma creare le condizioni perché i borghi tornino a essere luoghi vivi, capaci di offrire lavoro, servizi e opportunità alle famiglie e ai giovani che qui vogliono restare o tornare. In questa direzione, sono in corso iniziative per valorizzare il turismo sostenibile, il rilancio delle attività produttive locali e l’attivazione di servizi innovativi che rendano questi territori non solo più sicuri, ma anche più attrattivi e competitivi. È un percorso che tiene insieme memoria e futuro, radici e prospettive.
In questo cammino, un ruolo centrale spetta al Comune di Arquata del Tronto, che più di ogni altro nelle Marche ha subito la devastazione del sisma del 2016. Arquata non è soltanto un territorio ferito, ma un simbolo della forza e della resilienza delle comunità appenniniche. Ricostruire Arquata significa restituire futuro a un’intera area, ridando vita a paesi, famiglie e legami che qui affondano radici profonde. In questo senso, il progetto di recupero di Arquata capoluogo, ormai pronto a partire, rappresenta un passaggio cruciale.
Per quanto riguarda le frazioni perimetrate – Capodacqua, Piedilama, Pretare e Tufo – i progetti per le urbanizzazioni primarie sono stati già approvati dall’Ufficio Speciale. Grazie all’art. 7-bis dell’Ordinanza Speciale n. 40, introdotto con l’Ordinanza Speciale n. 94 del 27 dicembre 2024, i privati possono ora presentare le domande di contributo per la ricostruzione delle abitazioni e ottenere i fondi necessari ad avviare i cantieri ci competenza. Siamo dunque in attesa che arrivino i progetti indispensabili per avviare la fase operativa. Rivolgo quindi un invito semplice ma convinto a tutti i cittadini: presentare i progetti significa accelerare insieme il ritorno alla normalità e ridare forza ai nostri borghi.
Un discorso particolare merita Pescara del Tronto, la frazione del Comune più colpita dal sisma, che richiede la massima attenzione. Qui si sono registrate criticità legate al Pua di competenza comunale: per superarle, l’Usr sta predisponendo una variante, passaggio indispensabile affinché possa finalmente prendere avvio il cantiere della “nuova lottizzazione di Pescara”. Parallelamente, è già stato redatto il progetto di fattibilità tecnico-economica per il ripristino dei sottoservizi esistenti, oggi in corso di esame tecnico. Un ulteriore momento di rilievo sarà l’8 settembre, con il passaggio in Conferenza dei Servizi del Pfte della nuova lottizzazione di Piedilama, destinata ad accogliere parte dei cittadini di Pescara del Tronto.
La fiducia che i cittadini ripongono nelle istituzioni è un patrimonio prezioso, che non può essere tradito. Il nostro compito è trasformare questa fiducia in opere concrete: case ricostruite, scuole sicure, paesi che tornano a vivere. È su questa strada che continueremo a camminare, perché la ricostruzione riguarda davvero non solo le case, ma anche le anime e il cuore delle nostre comunità».
«Nove anni dopo il sisma, Pescara del Tronto non può più aspettare»
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