di Lino Manni
Neanche il tempo di sedermi sul divano che arriva il gol. D’Uffizi trova una autostrada davanti a lui: ingrana la marcia e va in gol. Meglio di così non si poteva incominciare.
Dopo il bel gioco della prima giornata sono arrivati anche i gol che sono “l’essenza” del calcio. Certo, i bianconeri ieri con un completo giallo canarino, hanno trovato un avversario con diversi problemi. Mi è sembrato di rivivere la situazione dell’Ascoli della passata stagione, targata Pulcinelli, quando i tifosi contestavano la società e la squadra, in quel clima non certo idilliaco, non riusciva ad esprimersi.
Al di là di tutto però la vittoria di ieri è più merito dell’Ascoli che demerito della Ternana. La filosofia di mister Tomei sta emergendo: niente lanci lunghi, meglio passare la palla indietro e ricominciare a tessere la tela. Un Ascoli “Penelope” in attesa del ritorno di Ulisse. C’è ancora da lubrificare il motore della squadra, che quando acquisterà maggiore velocità sarà un pericolo per tutti. Siamo ancora in una fase di sperimentazione. Non a caso mister Tomei sta provando un po’ tutti i nuovi acquisti in attesa della formazione tipo.
Il raddoppio di Del Sole è il colpo del ko per la Ternana. Nella ripresa l’Ascoli non cambia atteggiamento. Cerca sempre di imporre il suo gioco. Corre qualche brivido sui traversoni in area ma sono più che altro “mischie di confusione”. Prende gol ma è fuorigioco. Liverani, allenatore della Ternana ed ex numero dieci della Lazio con un sinistro sopraffino, si gioca pure i due jolly, il Football Video Supporters una sorta di Var dei poveri, ma è tutto inutile.
L’Ascoli esce dal “Liberati” vincente, libero nella mente e sicuro dei suoi mezzi. Siamo solo all’inizio e il bello deve ancora venire.
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