Prelievo record di cellule staminali emopoietiche all’ospedale “Mazzoni”

ASCOLI - Il personale di medicina trasfusionale dell’Ast: «La probabilità di trovare un donatore compatibile nella popolazione rimane bassa, circa 1 su 100.000, per cui ampliare il numero di iscritti al registro italiano donatori di midollo osseo è di vitale importanza»
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L’ospedale di Ascoli

Primato senza precedenti per l’ospedale “Mazzoni” di Ascoli: in un solo mese sono state eseguite cinque raccolte di cellule staminali emopoietiche (Cse), di cui tre da sangue periferico e due mediante prelievo midollare. Un vero record, considerando che, data la difficoltà nel trovare un donatore compatibile con il ricevente (compatibilità Hla), il centro donatori dell’Ast picena, diretto dalla dottoressa Sabrina Tarulli, effettua normalmente al massimo due raccolte l’anno.

«Si tratta – evidenziano dall’unità operativa complessa di medicina trasfusionale dell’Ast di Ascoli, diretta da Antonio Canzian di un risultato clinico e organizzativo di grande rilievo, reso possibile grazie all’impegno congiunto dei donatori iscritti al Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (Ibmdr) e del personale sanitario della medicina trasfusionale e dell’ematologia dell’Ast di Ascoli».

Entrambe le unità operative complesse – medicina trasfusionale ed ematologia – fanno parte del Programma Trapianti, che da oltre dieci anni ha l’accreditamento europeo Jacie, riconoscimento che certifica il rispetto di standard rigorosi riguardanti sicurezza, tracciabilità e risultati clinici, richiedendo personale altamente qualificato.

«Sul territorio, inoltre – continuano dall’Uoc di medicina trasfusionale – opera l’Associazione Donatori di Midollo Osseo (Admo), che svolge un’azione preziosa con campagne informative nelle scuole, nelle piazze e negli eventi sportivi e culturali per sensibilizzare i cittadini e reclutare nuovi iscritti.

La probabilità di trovare un donatore compatibile nella popolazione rimane bassa, circa 1 su 100.000, per cui ampliare il numero di iscritti al registro italiano donatori di midollo osseo è di vitale importanza.

Ogni nuovo donatore iscritto incrementa la possibilità di individuarne uno compatibile con un paziente in attesa di trapianto. Iscriversi è semplice: occorre avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, pesare almeno 50 chilogrammi e godere di buona salute. L’aspirante donatore viene quindi sottoposto a un prelievo di sangue o di saliva, nel centro trasfusionale di Ascoli o di San Benedetto. Il risultato ottenuto – concludono – non è solo un numero, ma il segno che quando la solidarietà dei cittadini si incontra con una organizzazione sanitaria efficiente, l’aiuto ai pazienti diviene davvero concreto».


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