di Filippo Ferretti
È stato accolto con grande interesse da pubblico e critica, all’82esima “Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia”, l’ultimo film diretto e sceneggiato dal regista ascolano Giuseppe Piccioni.
Giuseppe Piccioni
La proiezione, inserita nella sezione Confronti delle Giornate degli Autori, ha raccontato la vita privata e artistica di Giovanni Pascoli, chiamato in dialetto romagnolo “Zvanì”, titolo scelto per la pellicola.
Il lungometraggio mette in scena il “romanzo familiare” di uno dei letterati italiani più importanti di sempre. Dopo l’anteprima al Lido – dove in passato sono stati premiati lavori di Piccioni come Chiedi la luna (1991) e Luce dei miei occhi (2001) – il film uscirà nelle sale il 2 ottobre, per approdare poi su Rai 1 in prima serata, in due puntate.
La scelta di presentare Zvanì al festival non è casuale: quest’anno ricorre infatti il 170º anniversario della nascita di Pascoli, avvenuta il 31 dicembre 1855.
Federico Cesari e Benedetta Porcaroli
Prodotto anche con il contributo di Rai Cinema, il film vede nel ruolo del protagonista il 28enne Federico Cesari, noto per la serie Skam Italia. Accanto a lui, Riccardo Scamarcio, Liliana Bottone, Luca Maria Vannuccini, oltre a Benedetta Porcaroli e Margherita Buy, attrici legatissime al percorso del regista: la prima già interprete de L’ombra del giorno, la seconda protagonista di successi come Fuori dal mondo (1999).
Benedetta Porcaroli e Federico Cesari in una scena del film
LA TRAMA – Il racconto si apre il 6 aprile 1912, giorno della morte del poeta, e attraverso i ricordi della sorella Mariù ripercorre le vicende della sua vita: dal drammatico assassinio del padre Ruggero nel 1867, alla brillante carriera accademica e letteraria, fino all’incontro con Giosuè Carducci a Bologna. Centrale nel film anche il rapporto di Pascoli con le sorelle Ida e Maria: la prima si allontana sposandosi, la seconda resterà accanto a lui fino alla fine.
IL REGISTA – Giuseppe Piccioni, che con questo film aggiunge l’undicesimo titolo alla sua filmografia iniziata nel 1987 con Il grande Blek, girato proprio ad Ascoli, è stato invitato ad organizzare nelle prossime settimane una “prima visione” nella sua città natale, da sempre vicina al suo percorso artistico.
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