Truffe dal Fermano in tutta Italia: per lui dopo 27 condanne scattano blocco sui social network e sorveglianza speciale

FERMANO - Nei confronti del soggetto è stata emessa la Sorveglianza Speciale di pubblica sicurezza per la durata di quattro anni, con obbligo di permanenza notturna dalle ore 20 e di non uscire la mattina prima delle ore 7, il divieto di creare profili e di non accedere ad alcun tipo di social network e l’obbligo di presentazione all’autorità di pubblica sicurezza una volta a settimana. 
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Nella giornata di ieri, personale specializzato della Divisione Anticrimine della Questura di Fermo ha eseguito una misura di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza emessa dal Tribunale di Ancona – Ufficio Misure di Prevenzione, su proposta del Questore di Fermo, Luigi Di Clemente, nei confronti di un soggetto di nazionalità italiana, residente nel Fermano, il quale si è reso responsabile, negli ultimi anni, di innumerevoli truffe e sostituzioni di persona.

 

«Il soggetto, abilissimo, ha creato – spiegano dalla questura di Fermo – un vero e proprio modus operandi criminale nella realizzazione del suo proposito delittuoso, ormai collaudato negli anni, e che si articola in due distinte fasi. 

 

In particolare prima realizzava dei falsi profili di social network, artatamente confezionati attraverso la sottrazione di dati ad altre persone (personali e fotografie), generalmente collegate alla vittima da rapporti di amicizia, sostituendosi a questi ultimi. Con tali profili contattava le sue vittime, generalmente esercenti di attività di rivendita e tabacchi, spacciandosi per le persone di cui ai profili creati e chiedeva delle ricariche telefoniche, ricariche on shop, ricariche Money, ricariche paysafe, ricariche Amazon, voucher, paysafecard, che le vittime credevano di effettuare in favore dei loro conoscenti commettendo, quindi, il delitto di truffa.

 

Il soggetto, in alcune circostanze, è stato anche estremamente abile ad individuare categorie vulnerabili di persone alle quali “sostituirsi”, facendo leva sulla sensibilità delle vittime, tratte in inganno più facilmente a causa del fatto che i profili per cui si spacciava erano di persone con problemi personali o di salute. La sua spregiudicatezza conclamata si evidenziava anche quando, dopo essere stato scoperto da una delle sue vittime, le diceva che fare il truffatore fosse il suo lavoro».

 

Il soggetto ha commesso truffe sull’intero territorio nazionale; come documentato dalle innumerevoli denunce a suo carico, in numerose province della penisola, (Fermo, Pistoia, Alessandria, Bari, Avellino, Benevento, Napoli, Genova, Bolzano, Parma, Trieste, Modena, Catania, Arezzo, Gorizia, Sassari, Torino, Brescia, Nuoro, Latina, Cremona, Ragusa, Bergamo, Siena, La Spezia, Lecce, Savona, Cosenza, Viterbo, Alessandria, Caltanissetta, Terni, Perugia, Verona, Pavia, Roma, Grosseto, Palermo, Teramo, Ancona, Pescara, Ascoli Piceno, Bologna, Taranto, Reggio Calabria, Salerno, Macerata, Padova, Rimini, Frosinone, Ravenna, Chieti, Udine, Pistoia, Messina, Crotone, Firenze, Agrigento, Venezia, Trapani, Grosseto, L’Aquila, Lucca, Reggio Emilia, Trento, Foggia, Milano, Rieti, Campobasso, Novara, Piacenza, Forlì-Cesena, Potenza) e dalle relative condanne emesse da ben ventisette Tribunali italiani.

 

Nei confronti del soggetto è stata emessa la Sorveglianza Speciale di pubblica sicurezza per la durata di quattro anni, con obbligo di permanenza notturna dalle ore 20 e di non uscire la mattina prima delle ore 7, il divieto di creare profili e di non accedere ad alcun tipo di social network e l’obbligo di presentazione all’autorità di pubblica sicurezza una volta a settimana.


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