Svem, Santori si difende: «Mai spesi 1,4 milioni in consulenze»

IL PRESIDENTE interviene dopo che la società in house della Regione è finita nel mirino del Pd per la gestione dei fondi pubblici: «Smentiamo con fermezza le accuse che sono indirizzate solo a gettare fango e a fare polemica politica. Il nostro impegno rimane quello di garantire trasparenza e responsabilità nel rispetto dei cittadini, della legge e delle istituzioni»
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«È falso che la Svem ha speso 1,4 milioni di consulenze».

Andrea Santori

 

A parlare, affidandosi a una nota stampa giunta alla nostra redazione, è il presidente della Società Sviluppo Europa Marche, Andrea Santori. La società da lui presieduta, infatti, in questi ultimi mesi è finita nel mirino del Pd per la gestione dei fondi pubblici. L’ex parlamentare dem, oggi candidata sempre nelle fila Pd, Alessia Morani, al riguardo, ha anche presentato un esposto alla Procura della Repubblica.

 

«Non volevo entrare nel vivo della campagna elettorale – rimarca Santori -. La Svem è una società in house della Regione Marche e quindi con propria autonomia e al fine di rendere giustizia a tutti coloro che tanto si sono spesi e si stanno spendendo a favore della società è bene chiarire che la Svem, che svolge un’attività di assistenza tecnica alla Regione Marche tramite procedure pubbliche rendicontate e nel rispetto di tutte le normative vigenti, non trasferisce fondi, anche se è vero che se non svolgesse bene il suo lavoro le risorse alle imprese non arriverebbero o arriverebbero tardi».

 

«La Svem – aggiunge in un passaggio della sua nota il presidente Santori – svolge un ruolo di assistenza tecnica, che si distingue dalla funzione politica. Ciononostante, o forse proprio per questo, nell’attuale campagna elettorale, in quanto società in house della Regione Marche, è diventata il bersaglio di ingiuste critiche tese a metterla in cattiva luce. Smentiamo con fermezza le accuse che sono indirizzate solo a gettare fango e a fare polemica politica, polemica che non vorremmo fare».

 

Due esempi. Il primo: «È falso  che la Regione versa 5 milioni di euro all’anno alla Svem. Nel 2024 la Svem ha ricevuto dalla Regione su fatture emesse nell’anno, 1.858.910 euro sui 3.033.681 euro di lavoro svolto e contabilizzato, utilizzati per il sostenimento dei costi afferenti le attività svolte come da mission societaria, che hanno consentito di raggiungere gli sfidanti obiettivi di efficienza che possiamo vantare. Ci piace tornare sul fatto che nel 2024 abbiamo evaso 1.007 pratiche e consentito alle imprese marchigiane di ricevere 241,7 milioni di euro di contributi, grazie al lavoro di un team composto, oltre che dalla struttura aziendale, da tecnici e professionisti di comprovate capacità che ha contribuito a rendicontarle. Ci dispiace per coloro che in questa fase preelettorale attaccano la Svem, ma il numero di pratiche evase rispetto a quelle evase nell’ultimo anno della gestione della scorsa legislatura è aumentato del 710%».

 

Il secondo esempio addotto da Santori: «Avremmo speso 1 milione e 400 mila euro per spese, a volte chiamate da qualcuno “giuridiche”, altre volte legali. Non è comprensibile nemmeno a cosa si riferiscano con questa cifra. Non ci risultano esistere in bilancio spese “giuridiche”. Riguardo alle spese legali non hanno importi nemmeno lontanamente assimilabili a quelli contestati e sono tutte perfettamente documentate e regolari così come tutte le singole consulenze che si sono rese necessarie per la normale operatività, tra cui le attività di rendicontazione svolte da 68 giovani commercialisti marchigiani. In quanto società tecnica il cui impegno rimane quello di garantire trasparenza e responsabilità nel rispetto dei cittadini, della legge e delle istituzioni, ulteriori commenti sull’allarme ingiustificato che si è voluto creare e sulle insinuazioni ricevute non competono al nostro ruolo in questa fase di dispute pre-elettorali,  ma ribadiamo che gli attacchi ricevuti sono infondati».


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