Ambrosia, picchi di polline nel Piceno: allarme allergie e impatto ambientale

IL MONITORAGGIO dell'Arpam ha rivelato livelli mai raggiunti in passato a Comunanza e Castel di Lama. Un trend anomalo che può rappresentare una minaccia ambientale e sanitaria, poiché la pianta è altamente allergenica e può causare rinite, congiuntivite, crisi asmatiche e sintomi respiratori severi
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Nei giorni 6 e 7 settembre, le centraline di monitoraggio aerobiologico dell’Arpam hanno registrato picchi eccezionali di polline di ambrosia in diverse zone delle Marche, tra cui Castel di Lama e Comunanza, due comuni del Piceno dove il fenomeno ha raggiunto livelli mai osservati prima.

Polline di ambrosia, picchi a Castel di Lama e Comunanza

 

L’evento, definito dagli esperti come “anomalo” rispetto ai trend storici, è stato causato da un trasporto atmosferico a lunga distanza: le masse d’aria provenienti dai Balcani, in particolare dal bacino pannonico tra Ungheria e Serbia, hanno trasportato grandi quantità di polline fino alla costa adriatica e alle pianure retrostanti. I dati elaborati attraverso il modello Hysplit della Noaa hanno confermato la traiettoria delle particelle, che hanno investito la regione nella settimana tra l’11 e il 15 agosto, superando anche le zone interne.

 

L’ambrosia è una specie alloctona invasiva, capace di adattarsi a diversi tipi di terreno e di diffondersi rapidamente in ambienti urbani e periurbani come bordi stradali, aree industriali dismesse, rive fluviali e campi incolti. Rappresenta una duplice minaccia: ambientale, in quanto infestante aggressiva che compete con le colture agricole, e sanitaria, poiché il suo polline è altamente allergenico e può causare rinite, congiuntivite, crisi asmatiche e sintomi respiratori severi.

 

Il monitoraggio aerobiologico condotto da Arpa Marche, attraverso quattro stazioni distribuite sul territorio regionale, è uno strumento fondamentale sia per la tutela della salute pubblica sia per lo studio delle dinamiche ecologiche. Grazie a rilevazioni continue durante l’intero anno solare, è infatti possibile individuare tempestivamente la presenza di pollini allergenici, orientare in modo mirato le terapie per i soggetti sensibili e monitorare la comparsa di nuovi taxa di rilievo ecologico ed epidemiologico. L’intercettazione precoce di questi eventi è essenziale non solo per informare e allertare i cittadini, ma anche per fornire strumenti utili alle amministrazioni locali nella pianificazione di interventi di contenimento della pianta, così da ridurne l’impatto sia sulla salute che sull’ambiente.


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