Tecnici e Polizia di Stato sull’alveo del Tronto dove è stato rinvenuto un ordigno bellico durante i lavori del Ponte sull’Ancaranese
Un ritrovamento di particolare criticità ha interessato oggi, 11 settembre, il cantiere per la ricostruzione del ponte sull’Ancaranese, infrastruttura strategica che collega le province di Ascoli Piceno e Teramo.
Durante le operazioni preliminari lungo l’alveo del fiume Tronto, affidate dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche, è stato rinvenuto un ordigno bellico risalente probabilmente alla Seconda guerra mondiale, sepolto tra i sedimenti del letto fluviale.
L’allarme è scattato immediatamente: sul posto sono intervenuti gli uomini della Polizia di Stato, mentre si attende l’arrivo degli artificieri dell’Esercito per avviare le operazioni di messa in sicurezza dell’area e procedere con l’identificazione e la rimozione dell’ordigno.
La Struttura Commissario Sisma 2016 ha interessato direttamente il Ministero della Difesa per garantire la bonifica del sito nel più breve tempo possibile e nel rispetto delle norme di sicurezza.
Il ponte, oggetto di un importante intervento di ricostruzione finanziato dalla Struttura commissariale per la ricostruzione post-sisma, era stato recentemente al centro di una Conferenza dei servizi che aveva dato il via libera all’apertura del cantiere.
La sospensione dei lavori, seppur temporanea, rappresenta un imprevisto per un’opera complessa e molto attesa dalle comunità locali.
Le autorità competenti hanno assicurato che, completate le operazioni di bonifica, i lavori potranno riprendere regolarmente così da garantire il ripristino del doppio senso di marcia nel più breve tempo possibile.
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