«Passino i manifesti strappati, passino le scritte. Ma qui abbiamo superato, e di tanto, il limite».
Con queste parole Francesco Ameli, candidato del Partito Democratico alle elezioni regionali del 28 e 29 settembre e segretario provinciale del Pd di Ascoli, denuncia l’episodio che lo ha visto protagonista nelle ultime ore.
Alcuni dei manifesti elettorali affissi in città sono stati infatti imbrattati con il disegno di un cappio intorno al collo e la sua foto è stata rovesciata, un gesto che Ameli definisce «non goliardia, non libertà di parola, ma una vera e propria minaccia».
Il candidato dem ha reso noto che presenterà formale denuncia alle forze dell’ordine contro ignoti: «Forse non servirà a nulla, ma è doveroso reagire da cittadini con la C maiuscola, che hanno fiducia nelle istituzioni e rispettano la legge».
Ameli ha poi commentato il contesto politico in cui si è verificato l’episodio: «La cosa più incredibile è che tutto ciò avvenga dopo tre giorni in cui la destra accusa la sinistra di coltivare un clima d’odio nel dibattito politico. Forse qualcuno dovrebbe farsi un esame di coscienza».
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