Cantiere danneggia il balcone di un’abitazione confinante: dopo due settimane nessuno corre ai ripari (Video e foto)

ASCOLI - La denuncia dei residenti: «Scaricabarile e nessuna responsabilità. Se fossimo stati lì sarebbe stata una tragedia». Il nubifragio di ieri ha ulteriormente aggravato la situazione
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di Maria Nerina Galiè

 

Cantieri che bloccano la città e creano disagi alla circolazione veicolare e pedonale, difficoltà di sosta, ma anche danni seri alle abitazioni confinanti. In alcuni casi con rischi concreti per l’incolumità delle persone. E nessuno che si assuma la responsabilità, tra scaricabarile e ritardi.

 

Ecco come si presenta il balcone dell’appartamento in questione, confinante con l’edificio demolito

Emblematico quanto accaduto in via San Serafino da Montegranaro 45, dove una famiglia si è trovata a vivere un vero incubo a causa dei lavori di demolizione in corso nel vicino condominio al civico 41.

 

«Il 15 settembre – racconta Gabriele Mucciola, uno dei proprietario dell’appartamento – mentre si svolgevano i lavori di demolizione post sisma del palazzo confinante con il nostro, hanno distrutto il balcone della mia abitazione, rompendo l’unica lavatrice di casa e l’accesso a un armadio dove riponevamo le scarpe. Ad oggi nessuno si è fatto vivo per darci spiegazioni. Nessuno ci aveva avvertito dei lavori né aveva messo in sicurezza l’area. Se ci fosse stato qualcuno in balcone, chissà cosa sarebbe potuto accadere».

Balcone spaccato, aperto verso il vuoto

La situazione ha costretto la famiglia a denunciare l’episodio: «Neanche le forze dell’ordine – aggiunge Mucciola – hanno potuto darci una mano. Nel palazzo c’è anche una signora, mia nonna, allettata e con invalidità al 100%. Da più di dieci giorni non possiamo accedere al balcone, dichiarato inagibile dai Vigili del Fuoco, che hanno fatto un sopralluogo dopo la nostra chiamata.

Anche la Polizia Locale è intervenuta e stiamo aspettando, da oltre 10 giorni, la relazione. 

Non possiamo lavare i vestiti e stiamo pagando una lavanderia di tasca nostra. E intanto i lavori continuano come se nulla fosse.

Andremo per le vie legali. Ci sembra ormai l’unica strada».

 

Oltre a Polizia Locale e Vigili del fuoco, la famiglia si è rivolta anche all’Ufficio Speciale Ricostruzione. «La situazione resta ferma. Il tecnico responsabile dei lavori e della sicurezza del cantiere in questione, che è anche proprietario dell’immobile, ha messo le mani avanti, dichiarando che occorre attendere l’assicurazione. Nel frattempo, la ditta che ha eseguito la demolizione si nega al telefono e non ha fornito alcuna disponibilità a riparare il danno».

 

Una vicenda che rischia di diventare l’ennesimo esempio di scaricabarile: tra enti, tecnici e ditte nessuno si assume la responsabilità, mentre una famiglia resta senza balcone, senza lavatrice e senza risposte, mentre i lavori vanno avanti, come se nulla fosse accaduto.

 

Il nubifragio che ha colpito Ascoli ieri, 27 settembre, ha dato il colpo di grazia alla famiglia, che ha dovuto assistere inerme all’allagamento del balcone sventrato, dove le ultime cose rimaste forse intatte sono andate perdute, e all’acqua che si infiltrava  anche nell’appartamento, rimasto senza una adeguata protezione.

 

VIDEO DEL BALCONE DISTRUTTO E ALLAGATO E, A SEGUIRE, LA FOTOGALLERY

 


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