Il Commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli, oggi era presente ad Assisi alle celebrazioni per la Festa di San Francesco Patrono d’Italia, a cui hanno partecipato anche il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Ministro della Cultura Alessandro Giuli
«Quella di oggi ad Assisi è una giornata che unisce memoria, fede e identità nazionale. È particolarmente significativo che a distanza di pochi giorni dal 28° anniversario del sisma del 1997, sia stata restituita alla comunità e al mondo l’immagine della vela di San Matteo, grazie all’intuizione del Ministro Giuli e all’impiego delle più moderne tecnologie di restauro digitale. È un gesto che non è solo culturale, ma anche profondamente simbolico: proiettare la luce dove la materia è venuta meno, ricostruire ciò che è stato perduto, senza dimenticare. È la stessa logica che guida ogni giorno il nostro lavoro per la ricostruzione dell’Appennino centrale».
Lo dichiara il Commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli, che oggi 4 ottobre era presente ad Assisi alle celebrazioni per la Festa di San Francesco Patrono d’Italia, alla quale hanno partecipato anche il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Ministro della Cultura Alessandro Giuli.
Castelli ha sottolineato come la presenza del Presidente Meloni ad Assisi «rafforzi il valore civile e spirituale di questa ricorrenza, che da oggi è anche festa nazionale, dedicata ai valori francescani di pace, fraternità e custodia del creato. Come ha ricordato il Presidente Meloni, San Francesco è una delle figure fondative dell’identità dell’Italia, forse la principale, e non è un caso che sia un figlio dell’Appennino centrale, che è il cuore del nostro Paese e terra d’origine dei popoli italici. Lo stesso messaggio di fraternità – ha proseguito il Commissario – è stato richiamato questa mattina da Papa Leone XIV, che ci invita a guardare a Francesco e a Chiara come a modelli del Vangelo, vissuto nella povertà e nell’amore.
È un richiamo potente anche per noi, che lavoriamo ogni giorno per ricucire ferite, ricostruire comunità, restituire fiducia ai territori colpiti».
«Voglio infine ringraziare le autorità francescane e i rappresentanti dei Comuni italiani. L’accensione della Lampada votiva dei Comuni d’Italia, il cui Olio Santo è stato portato dalla Regione Abruzzo, rappresentato dal presidente Marco Marsilio e dal sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi, è un gesto che rinnova il legame profondo tra le nostre terre e San Francesco. Quella luce – conclude Castelli – ci ricorda anche che la ricostruzione non è solo materiale, ma anche morale e comunitaria».
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