Via libera al restauro della Rocca medioevale, baluardo e simbolo del paese

ARQUATA - Fu residenza della regina Giovanna d’Angiò tra il 1420 e il 1435, all’epoca ultimo avamposto di difesa del Regno di Napoli
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La rocca svetta nella panoramica di Arquata del Tronto

 

La Rocca medioevale di Arquata del Tronto, simbolo identitario del comune e di tutto il Piceno, si prepara a rinascere. Si è infatti conclusa con esito positivo la Conferenza dei Servizi Speciale, coordinata dalla Struttura Commissariale Sisma 2016, per l’approvazione del progetto di restauro e risanamento conservativo della fortezza, baluardo storico e culturale dell’entroterra ascolano.

Nonostante i devastanti terremoti del 24 agosto e del 30 ottobre 2016, la Rocca è rimasta in piedi, diventando un simbolo di resilienza per l’intera comunità. Il suo profilo, visibile anche da lontano, è da sempre segno di forza e continuità, un luogo da proteggere, tutelare e far rinascere.

 

Il progetto definitivo, del valore complessivo di 5.289.183,49 euro, prevede interventi di miglioramento sismico, risanamento conservativo e restauro del complesso fortificato, oltre a opere mirate alla rifunzionalizzazione e valorizzazione degli spazi, all’abbattimento delle barriere architettoniche e al recupero dei percorsi di accesso e del contesto paesaggistico circostante.

Grazie al coordinamento della Struttura Commissariale e alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, l’intervento potrà ora passare alla fase esecutiva, aprendo il percorso verso la restituzione alla collettività di un bene di grande valore storico e simbolico.

 

La rocca di Arquata del Tronto

La Rocca medievale di Arquata, tipico esempio di architettura militare appenninica del XIII secolo, si presenta compatta e austera, arroccata sul colle che domina la vallata del Tronto. Un tempo circondata da un verde parco attraversato da sentieri e viottoli che la collegavano al borgo, la fortezza è legata anche a una leggenda popolare: secondo la tradizione, fu residenza della regina Giovanna d’Angiò tra il 1420 e il 1435.
Sarebbe stata proprio la sovrana a promuovere la ricostruzione della Rocca, all’epoca ultimo avamposto di difesa del Regno di Napoli. Da qui nasce il nome ancora oggi radicato nella memoria collettiva: “Castello della Regina Giovanna”.

 

«La Rocca di Arquata del Tronto non è solo un monumento: è il genius loci di una comunità che non si arrende, profondamente legata alla propria storia e capace di rigenerarsi anche dopo le prove più dure – ha dichiarato Guido Castelli, Commissario Straordinario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 – Restituirla alla fruizione pubblica significa sanare una ferita e riaffermare il legame tra ricostruzione materiale e rinascita sociale e culturale. L’esito positivo della Conferenza dei Servizi rappresenta un passo decisivo nel percorso per restituire ai cittadini i luoghi simbolo della loro identità. Il futuro di Arquata passa anche da qui: dal recupero di ciò che il sisma ha ferito ma non cancellato».

 

Entusiasmo anche nelle parole del sindaco di Arquata del Tronto, Michele Franchi:
«È una giornata importante per Arquata. Ora può partire anche la nostra Rocca: entro un paio di mesi sarà pronto il progetto esecutivo e, entro fine anno, la gara. La Rocca è il nostro baluardo, e ringraziamo la Struttura Commissariale per i fondi aggiuntivi destinati al restauro. Rappresenta la forza e la tenacia degli arquatani, e la ricostruzione sarà fedele all’impianto medioevale per renderla di nuovo visitabile. Tornerà a essere il nostro monumento, un museo a cielo aperto, la leggendaria casa della regina Giovanna e il luogo da cui abbracciare con lo sguardo tutta la vallata del Tronto».

 

La Rocca si trova nel borgo capoluogo di Arquata del Tronto, dove è già partita la pre-cantierizzazione curata da un pool di imprese, nell’ambito di un investimento complessivo di 71 milioni di euro per la ricostruzione post-sisma 2016. Gli interventi riguardano la stabilizzazione del colle, la realizzazione di terrazzamenti, la sistemazione dei sottoservizi e l’implementazione di infrastrutture antisismiche avanzate.


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