Della Valle: «Per noi il valore sociale dell’impresa è cruciale. Il pm venga in azienda»

SANT'ELPIDIO A MARE - Le dichiarazioni del patron di Tod’s dopo l’avvio dell’indagine sul caporalato tra i subfornitori: «Servono leggi diverse e controlli» E invita il Pm Storari: «Solo poi potrà dire che siamo irregolari e persone che non hanno a cuore il prossimo»
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Diego Della Valle

di Silvia Ilari

 

Non ci sta Diego Della Valle e, dopo la richiesta da parte della procura di Milano della misura di prevenzione dell’amministrazione giudiziaria per la Tod’s SPA, ci tiene a ribadire l’estraneità del gruppo ai fatti contestati. 

 

Questa volta lo fa non attraverso una nota stampa a nome della holding, ma esponendosi in prima persona: «Volevo dare il mio punto di vista su ciò che ho visto accadere in questi due giorni, sulle cose pessime che ho ascoltato sul mio gruppo e su quelle che sono state scritte, qualche volta interpretando male quello ciò che si è letto altrove. Nulla si tutto ciò appartiene né alla nostra mentalità né a quello che abbiamo fatto in questi 50-60 anni come famiglia, noi, i miei figli, mio fratello».

 

«Facciamo dei valori etici un fattore determinante in qualunque situazione, tanto più in ambito aziendale. Abbiamo fatto del welfare una bandiera vera, ma non oggi, da sempre. Il nostro stabilimento a Brancadoro, a Sant’Elpidio a Mare, è riconosciuto come un esempio in questo campo. Per noi queste sono cose basilari», ci tiene a specificare. 

 

Della Valle, inoltre, si rivolge direttamente al procuratore Paolo Storari: «Per noi il valore sociale dell’impresa, il rapporto col territorio, sono fattori cruciali da anni. Spero che (Storari, ndr) abbia la voglia e l’arguzia di venire a visitare le mie aziende e, dopodiché, esprimere un giudizio».

 

L’imprenditore marchigiano è un fiume in piena: «Deve essere chiaro che la nostra è una famiglia per bene, come tante famiglie italiane e che opera con gente che lavora con noi con dedizione. Sovvenzioniamo l’artigianato in tutti i modi come, per esempio, con La Bottega dei Mestieri, in cui facciamo lavorare i giovani. Chi ci conosce le cose le sa. Ripeto, è invitato ufficialmente e credo che lo inviterebbero volentieri anche altre imprese italiane. Non possiamo trattare il Made in Italy come se fosse una cosa banale, tutti nel mondo riconoscono all’Italia la leadership della qualità». 

 

Della Valle auspica, inoltre, un cambiamento a livello legislativo: «Io credo, da operatore del settore, che vada adeguata la legge. Controllate gli imprenditori, controllateci nel modo più capillare possibile, ci mancherebbe altro, ma con attenzione, perché si toccano argomenti delicatissimi. Occorre trovare una soluzione urgente che metta a disposizione degli organi di controllo italiani tutti gli strumenti, ma allo stesso tempo dia a noi la possibilità di lavorare e di non essere giudicati su cose che reputo inconsistenti. Io vedo che nell’ultimo anno hanno messo sotto inchiesta diverse società, del lusso, tutte conosciute. Vogliamo un sistema perfetto, che rispetti la gente, che rispetti le leggi e noi. Se siamo sicuri di quello che facciamo, lo dobbiamo dire, senza farci spaventare. In questo modo, facciamo un favore anche alla magistratura. Dobbiamo tenere duro, è determinante che si legiferi in fretta».

 

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