Cesare Paciotti
Addio all’imprenditore Cesare Paciotti, il “re della scarpa”. A lui è legato l’omonimo marchio di calzature, simbolo di eleganza e innovazione nel mondo della moda. Aveva 69 anni. La notizia della sua morte si è rapidamente diffusa a Civitanova.
Paciotti si trovava nella sua villa di contrada Cavallino a Civitanova Alta quando è stato colto da un malore. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorritori – attorno alle 19 – per l’imprenditore non c’è stato nulla da fare. E’ stato trovato a terra di fianco al letto da un’assistente domestica, l’allarme è stato lanciato dai familiari.
Cesare Paciotti a lavoro
Fin da bambino, Paciotti ha respirato la passione per le calzature. Grazie al suo talento e alla sua visione, ha trasformato il suo nome in un brand conosciuto in tutto il mondo, portando l’eccellenza di Civitanova nel panorama globale della calzatura marchigiana.
Paciotti significava design, lusso, qualità. Le sue scarpe con il tacco hanno accompagnato migliaia di donne, conquistando in Russia importanti fette di mercato. E’ stato uno dei simboli del Made in Italy.
Con le sue calzature sexy, caratterizzate dall’iconico pugnale si è imposto nel mondo come il designer rock. Un tocco forte e sexy che conquistò i divi di Hollywood.
«Il pugnale, diventato simbolo del brand, rimarrà nell’immaginario come una dichiarazione di identità e coraggio. Sarà ricordato per il suo stile seducente e la sua straordinaria generosità umana», ricorda in una nota l’azienda di famiglia.
Tutto era iniziato con i suoi genitori, Cecilia e Giuseppe, che nel 1948 fondarono l’azienda per la produzione di una linea di scarpe classiche completamente fatte a mano chiamata Paris. Una grande passione tramandata ai figli Paola e Cesare, che sull’onda della nascita del Made in Italy sono riusciti a dare impulso al marchio facendolo diventare un riferimento delle calzature di lusso e della creatività artigiana italiana.
Cesare aveva coltivato la sua passione per l’arte al Dams (Discipline Artistiche, Musicali e Teatrali) di Bologna. Prima di ereditare l’azienda di famiglia nel 1980, aveva viaggiato in tutto il mondo. Aveva assunto il ruolo di direttore creativo, lasciando a Paola gestiva la divisione operativa. Tra i suoi riferimenti citava il genio creativo di Gianni Versace, che aveva conosciuto quando negli anni 80 si era rivolto all’azienda Paciotti per realizzare le scarpe.
Dopo momenti difficili, l’azienda, ora portata avanti dal nipote Marco Calcinaro, ha deciso di rilanciare il brand partendo proprio dai modelli identitari di Cesare Paciotti.
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