È stata revocata la sospensione temporanea dell’attività estrattiva nel sito di San Pietro di Cagnano, nel territorio di Acquasanta Terme. Il provvedimento arriva direttamente dal Comune, che dunque ha restituito efficacia al Provvedimento Autorizzativo Unico dell’agosto del 2024 emesso dalla Provincia, che aveva autorizzato l’esercizio dell’attività di coltivazione della cava di travertino.
«Il Comune ha sempre valutato in maniera scrupolosa ogni proposta di intervento sul territorio – afferma il primo cittadino, Sante Stangoni -. Nel caso specifico, è stata rilevata un’anomalia relativa ai tempi della polizza fideiussoria, per cui si è ritenuto opportuno sospendere temporaneamente l’iter procedurale, in attesa che tutto venisse definito al meglio per poter ripartire. Oggi, risolte le varie criticità, l’ufficio tecnico del Comune esprime parere favorevole alla prosecuzione dei lavori, come è stato già espresso precedentemente in sede di progettazione, fase che ha visto acquisiti anche i pareri positivi di tutti gli altri enti preposti, tra cui Provincia, Regione, per far sì che all’interno di quell’area, considerati la normativa e il piano cave, fosse possibile procedere alla realizzazione dell’apertura di una nuova cava».
«Ogni investimento realizzato sul territorio di Acquasanta è sempre ben accolto dall’amministrazione comunale, che, dal terremoto in poi, ha sempre puntato sul rilancio economico per garantire maggiori economie e opportunità di lavoro e di crescita alle tante persone che vedono il nostro territorio una meta strategica per lo sviluppo economico e turistico – continua il sindaco –. Il travertino, è per noi, non solo una risorsa fondamentale, ma è anche il simbolo del nostro comune. Abbiamo diverse cave che funzionano molto bene, gestite da ottimi cavatori che, grazie al loro lavoro, non solo danno lustro a questa pietra ornamentale ma che stanno facendo conoscere il nostro territorio in tutto il mondo».
«La riapertura a pieno titolo dell’attività è stata disposta a seguito della stipula di una nuova polizza fideiussoria conforme alle prescrizioni previste dalla normativa regionale, come da indicazioni dei relativi uffici tecnici. Con questo atto, l’Amministrazione comunale ha confermato la piena regolarità della posizione amministrativa della società, autorizzando la ripresa dell’attività estrattiva e la piena disponibilità dei materiali presenti in cava», spiegano dalla Pacifici Spa, l’azienda impegnata sul sito.
«Il provvedimento del Comune smentisce in modo definitivo le ricostruzioni errate e tendenziose – concludono -. L’iter che ha portato all’autorizzazione della cava di San Pietro è stato corretto, lineare e trasparente. Tutte le fasi procedurali hanno ottenuto i pareri positivi di Comune, Provincia, Regione e degli enti competenti in materia ambientale, a dimostrazione di un percorso amministrativo pienamente conforme alla legge. L’azienda ha operato in costante collaborazione con le istituzioni, affrontando ogni richiesta e chiarimento con tempestività e rigore tecnico. La sospensione, disposta in via cautelativa unicamente per la sostituzione della polizza fideiussoria, si è dunque rivelata un atto meramente tecnico, privo di qualsiasi irregolarità o inadempienza da parte della società».
Cava San Pietro di Cagnano, sospesi i lavori: attesa chiarezza sulle autorizzazioni
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